Il camion dei pescatori dato alle fiamme

Incendio doloso nel parcheggio del supermercato di Mattonaia. Doz: «Non so che pensare». Non si esclude una vendetta
Lo scheletro del camion della cooperativa pescatori distrutto da un incendio di origine dolosa
Lo scheletro del camion della cooperativa pescatori distrutto da un incendio di origine dolosa

SAN DORLIGO DELLA VALLE. Trasportava il pesce fresco. Ma il camion della cooperativa pescatori di Guido Doz è stato completamente distrutto da un incendio devastante di origine dolosa.

È successo nella notte tra domenica e lunedì. Il camion era parcheggiato nell’area antistante il supermercato Bv di San Dorligo della Valle, in località Mattonaia, dove Doz si è trasferito per vendere il pescato fresco dopo lo “sfratto” da Ponterosso. A dare l’allarme sono stati alcuni abitanti della zona che, accorgendosi delle fiamme, hanno avvisato il commissariato di Muggia. Sul posto sono arrivate rapidamente le squadre dei vigili del fuoco ma non hanno potuto fare nulla: il fuoco non ha risparmiato nulla e, del camion utilizzato per il trasporto del pesce, non è rimasto altro che lo scheletro annerito.

Secondo gli investigatori della Polizia il fuoco è stato appiccato da mani particolarmente esperte. «Potrebbero aver usato uno straccio imbevuto con della benzina» ipotizza Doz. Quel che è certo è che, in pochi minuti, il camion è stato completamente avvolto dalle fiamme.

 

Il camion dei pescatori dato alle fiamme
Il camion dei pescatori dato alle fiamme

 

Le indagini non sono facili. «Gli investigatori mi hanno chiesto se ho qualche nemico. Qualcuno che potrebbe essere interessato a danneggiarmi. Ho riposto negativamente. Non saprei davvero immaginare qualcuno interessato ad incendiare un camion e a mandare sulla strada i lavoratori addetti alla vendita del pesce» racconta, ancora, Doz.

Eppure non è escluso che l’incendio doloso sia una ritorsione. Una vendetta. Doz non se ne capacita: «Perché l’hanno fatto? Non abbiamo mai fatto del male a nessuno. Non so cosa pensare. Non si lavora più tranquilli. Per guadagnare pochi soldi ci sono sempre tanti problemi e tanti guai». Lo stesso Doz, subito dopo, spiega che il punto vendita nel parcheggio di Mattonaia non è l’attività principale della cooperativa: «Abbiamo diversificato e ultimamente abbiamo aperto ristoranti di pesce a Bibione, Lignano e Jesolo. Certo che l’incendio è davvero strano...».

Ad avvisare Doz sono stati gli stessi poliziotti: «Subito mi sono precipitato al parcheggio davanti al suermercato. Non ci volevo credere. Ma mi sono ben presto reso conto che era tutto vero». Il danno, secondo le prime valutazioni, ammonta a 15mila euro: «Si tratta del valore del mezzo. Ma in realtà il danno è ben più rilevante. Perché alcune persone rischiano di perdere il lavoro...» afferma Doz.

Quello dell’altra notte non è l’unico incendio che ha colpito la cooperativa. Qualche anno fa, infatti, due barche da pesca e una pilotina erano state distrutte dalle fiamme nel porticciolo di Barcola. Due barche appartenevano a Lorenzo Krecich: uno dei pescatori che, seguendo l’esempio dello stesso Doz, aveva iniziato a vendere il proprio pescato direttamente a Barcola, senza passare per i mercati.

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