Il Cai di Gorizia ha il suo stemma con il Sabotino e l’Isonzo nel logo

Il bozzetto è stato scelto dall’82% dei 260 soci che hanno votato Il via libera all’adozione è arrivato durante l’assemblea annuale 

l’iniziativa



Le linee sinuose del profilo del Sabotino e del corso dell’Isonzo meglio della storica sagoma del Castello. Sono loro i nuovi simboli del Cai di Gorizia. La sezione goriziana del Club alpino italiano ha scelto e approvato il nuovo logo sezionale che d’ora in avanti andrà ad affiancare quello del club nazionale, colmando quella che era una piccola lacuna in una storia ultracentenaria.

Dal 1883 - data di fondazione - mai il Cai di Gorizia aveva avuto uno stemma tutto suo e personalizzato, come accaduto invece ad esempio per i “cugini” di Udine o Trieste. Nei mesi scorsi il club guidato dal presidente Giorgio Peratoner ha promosso tra i suoi soci un sondaggio per scegliere il nuovo logo tra i due “finalisti” emersi da un lungo progetto che è nato dallo spunto di partenza del giovane consigliere Luca Del Nevo, e che ha poi coinvolto tutte le sezioni del Cai locale.

Da una parte c’era il bozzetto con in primo piano la sagoma del castello di Gorizia sormontata dal logo del Cai nazionale e arricchita dalla data di fondazione e dalla dicitura della sezione goriziana. Dall’altra l’idea più moderna del classico stemma nazionale con l’aquila e lo scudo stellato del Cai quasi abbracciati da una linea azzurra che prima riprende la sagoma del monte Sabotino, poi ricorda le curve del corso dell’Isonzo. Al sondaggio hanno partecipato oltre 260 soci, e l’82% delle preferenze ha premiato la seconda soluzione, forse meno tradizionale ma più al passo con i tempi e soprattutto dal grande simbolismo. Ora il logo apparirà sui documenti ufficiali, ma potrà caratterizzare anche targhe, gadget o abbigliamento del club goriziano.

Il via libera definitivo è arrivato l’altra sera nel corso dell’assemblea annuale che il Cai di Gorizia ha vissuto (in videoconferenza, visto il momento) anche per approvare alcune indispensabili modifiche statuarie. «Siamo contenti, perché questo è sicuramente un momento importante per il Club, siamo riusciti a realizzare un progetto a cui tenevamo, e a darci un simbolo che mancava – commenta il presidente Giorgio Peratoner –. Non sapevamo quanti soci avrebbero partecipato all’assemblea, vista la modalità telematica, ma alla fine le adesioni sono state in linea con quelle delle riunioni tradizionali in presenza, e l’approvazione dello stemma è arrivata a larghissima maggioranza».

L’assemblea ha approvato anche le modifiche allo statuto necessarie per arrivare poi con una serie di altri passaggi burocratici all’iscrizione nel registro regionale del terzo settore, oltre che il bilancio consuntivo 2020 e quello preventivo 2021. —

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