Il caffè che riporta alla luce l’antico palazzo ottocentesco
Al posto dei pesci e delle grandi vasche spuntano bibite e caffè, dove c’erano tartarughe e canarini sono stati sistemati dolci e libri. Nuova vita per l’ex negozio Natura Viva, diventato da qualche mese il caffè Lettera Viva, dopo lunghi lavori di ristrutturazione, che hanno portato alla luce la struttura originale del palazzo, costruito a fine’800.
L’unica parte rimasta intatta è la galleria d’ingresso, dentro il cambiamento è subito evidente. Prima dell’entrata vera e propria al bar c’è una saletta, con computer e macchina da scrivere liberamente utilizzabili. Dentro lo spazio principale, un tempo adibito a punto vendita, è ora un grande open space, con bancone, tavolini, sedie e centinaia di libri. Da una scala si accede al secondo piano, soppalcato, un tempo usato come magazzino, da dove un’ulteriore scala porta all’ultimo livello, adibito a ufficio. A sovrastare tutto l’immenso lucernario, con tutte le finiture originali, così come le ringhiere, le finestre, i piloni in ferro del salone e i pavimenti.
A gestire il caffè è la giovane Scharliane Pereira, 30 anni, nata in Brasile, come i genitori, con i nonni veneti e da 15 anni trasferita a Trieste, che si occupa del locale insieme al fratello Carlos. «Abbiamo voluto recuperare l’edificio com’era quando è stato costruito – racconta – e non è stato facile, ma quasi tutto arriva dalla fine dell’800. Nel sottotetto abbiamo trovato pezzi della ringhiera che erano stati rimossi, sono stati saldati e hanno completato il ballatoio, tutte le finestre sono state sistemate con le maniglie vecchie, ed è stato complicato anche trovare un fabbro e l’olio adeguato per lubrificare i meccanismi di apertura del lucernario. E poi abbiamo restaurato anche gli affreschi a lato della copertura, abbiamo utilizzato i piloni in ferro per il soppalco, lasciando sotto le piastrelle originali. L’unica cosa che abbiamo leggermente modificato, ma solo per rinforzarlo, è il pavimento in legno della parte superiore. Abbiamo scoperto che un tempo anche il negozio di animali lo aveva aperto al pubblico, per poi chiuderlo e sfruttarlo soprattutto come magazzino. Abbiamo pensato fosse bello riaprirlo e grazie alla luce che arriva dall’alto l’effetto è straordinario. Molte persone entrano e restano a bocca aperta, dicono di non riconoscere l’ambiente, ma sono colpite positivamente dalla ristrutturazione».
Nei prossimi mesi l’idea è di posizionare anche tavoli e sedie all’esterno, dopo la richiesta di autorizzazione già inoltrata. «Siamo partiti da zero con grande sacrificio – ricorda Scharliane – a gennaio 2017 abbiamo visto questo locale, cercava un locatario ed era davvero messo male. Dopo varie trattative abbiamo trovato un accordo con la proprietà per sistemarlo, con un consistente investimento da parte nostra. I lavori sono iniziati a maggio, per concludersi a ottobre e abbiamo aperto ufficialmente il primo giorno di novembre. Siamo molto soddisfatti per aver riportato all’antico splendore questo luogo così speciale».
Scharliane ha voluto puntare su un mix di antico e moderno nella struttura, ma anche negli arredi e nei servizi a disposizione dei clienti. Accanto a una libreria nuova c’è un mobile datato, vicino a un computer di ultima generazione c’è una macchina da scrivere, perfettamente funzionante. «Abbiamo girato tutta la regione, tra mercatini e non solo, per recuperare molti degli oggetti che si trovano qui – spiega – in più c’è un misto di persone giovani e meno giovani che arrivano. Alcuni anziani, ad esempio, hanno bisogno di un aiuto per effettuare delle pratiche online, e siamo a loro disposizione sempre sui pc, altri invece hanno voglia di scrivere una lettera battendo sui tasti come si faceva un tempo, e anche in questo caso possono farlo senza problemi». Su ogni tavolino viene messo a disposizione delle persone gratuitamente anche un quaderno con una penna. «Speriamo che la gente metta da parte per un po’ di tempo il telefonino e riscopra quanto sia bello scrivere alla vecchia maniera».
L’annuncio di chiusura dello storico negozio di animali Natura Viva - che per generazioni ha attirato tantissimi triestini, soprattutto bambini - era arrivato nell’agosto del 2014. L’attività era stata avviata nel 1959 dal titolare Romano De Meio, con il primo negozio aperto in via Milano, che quattro anni più tardi si era spostato in viale XX Settembre, prima accanto al cinema Nazionale e poi nel 1968 nella sede conosciuta. Dai rettili ai pesci tropicali, dalle scimmie ai merli indiani, passando per puma e coccodrilli, tra vetrine e spazi interni il punto vendita ha visto passare animali di tutti i tipi, davanti agli occhi incuriositi delle persone.
Rimossa la vecchia insegna dopo la chiusura, è stata invece conservata tuttora la grande saracinesca in ferro, utilizzata per aprire e chiudere al pubblico l’ingresso del nuovo caffè.
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