Il cadavere di Liliana Resinovich verrà riesumato: la nuova svolta delle indagini

Ancora irrisolto il caso della donna scomparsa il 14 dicembre 2021 a Trieste e ritrovata morta il 5 gennaio successivo nel parco di San Giovanni

Laura Tonero
Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

TRIESTE Il prossimo 26 gennaio il sostituto procuratore Maddalena Chergia conferirà l’incarico di consulente a Stefano Tambuzzi, Biagio Eugenio Leone e Stefano Vanin.

Sono i professionisti che affiancheranno l’anatomopatologa forense Cristina Cattaneo nella “lettura” del cadavere di Liliana Resinovich, che verrà riesumato nei giorni successivi.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

A Cattaneo la Procura aveva affidato una nuova consulenza medico legale dopo che il gip Luigi Dainotti non aveva accolto la richiesta di archiviazione, disponendo ulteriori approfondimenti di indagine.

La richiesta di riesumare la salma della 63enne, trovata cadavere nel parco di San Giovanni il 5 gennaio del 2022, è stata depositata dalla Cattaneo il 21 dicembre scorso.

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Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich

La Procura di Trieste, dando notizia mercoledì dell’imminente nomina del collegio di consulenti e confermando quindi le indiscrezioni trapelate un mese fa circa l’opportunità rilevata dall’anatomopatologa di riesaminare il corpo, scrive che «prevedibilmente al formale affidamento dell’incarico farà sollecito seguito l’attività consulenziale prevista». Verosimilmente, quindi, nel mese di febbraio.

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Stando al fatto che il corpo sarà sottoposto ad un accertamento tecnico non ripetibile, oltre al collegio di consulenti della Procura all’esame prenderanno parte anche quelli delle parti lese, ovvero del marito Sebastiano Visintin, e del fratello e dalla nipote Sergio e Veronica Resinovich.

Ci saranno quindi sicuramente i medici legali Vittorio Fineschi e Stefano D’Errico, nominati dall’associazione Penelope che affianca in questo percorso i Resinovich, il medico legale Raffale Barisani e l’ex generale dei Ris Luciano Garofano, consulenti di Visintin.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

Il gip nelle prescrizioni aveva indicato che la nuova consulenza medico legale «accerti le lesioni riscontrate, la loro origine, il mezzo che le ha prodotte, la datazione, e ogni altro elemento utile a qualificare il decesso quale conseguenza di un’azione suicidaria o di un fatto attribuibile a terzi».

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Il nuovo accertamento sul corpo di Liliana dovrà quindi cercare di stabilire epoca e causa della morte. Verrà fatto anche attraverso il prelievo del midollo osseo e una valutazione quindi della cellularità. Un tentativo forse estremo, visto che sono passati due anni dalla morte, per non lasciare però nulla di intentato.

I professionisti incaricati dalla Procura esamineranno i resti della donna dopo aver già valutato i risultati della corposa documentazione sul caso: la relazione stesa dal medico legale Fulvio Costantinides e dal medico radiologo Fabio Cavalli, i risultati della consulenza tossicologica del chimico tossicologo Riccardo Addobbati, quelli della consulenza botanica e i dati emersi da tutti gli altri approfondimenti. Per valutare invece se il corpo sia stato sottoposto a processi di congelamento, verranno effettuati degli accertamenti di immunoistochimica, attraverso delle reazioni anticorpali su alcuni prelievi che erano già stati effettuati però da Costantinides.

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La zona dove Liliana fu trovata. Foto Lasorte

Analizzando i profili dei consulenti scelti ora dal sostituto procuratore Chergia, e evidentemente suggeriti dalla stessa Cattaneo, si colgono alcuni degli elementi che si intendono approfondire.

Va rilevato che alcuni di loro hanno già collaborato con l’anatomopatologa a casi complessi, quale appunto quello della Resinovich, dove ad oggi permangono molti dubbi persino sulla data della morte. Partiamo da Stefano Tambuzzi, che come Cattaneo lavora all’Università di Milano, al Dipartimento di Scienze biomediche per la salute, Laboratorio di Antropologia e Odontoiatria Forense.

Liliana Resinovich, trovata senza vita lo scorso 5 gennaio
Liliana Resinovich, trovata senza vita lo scorso 5 gennaio

Il medico legale Biagio Eugenio Leone, invece, insegna Anatomia patologica all’Università Milano Bicocca e di recente ha collaborato con Cattaneo, in qualità di perito della Corte d’assise di Reggio Emilia, per stabilire la causa della morte della giovane Saman Abbas.

Infine c’è l’entomologo veneto Stefano Vanin, “l’uomo degli insetti”, il professionista che studiando mosche, larve, insetti in generale, analizza le scene del crimine e i corpi delle vittime per fornire le informazioni necessarie agli investigatori.

La sua professionalità, riconosciuta a livello nazionale e internazionale – ha vinto anche il premio Investigation & Forensic Awards –, è già stata preziosa per sciogliere alcuni nodi nei casi più discussi della cronaca italiana, da Lucia Manca a Yara Gambirasio, da Elisa Claps a Melania Rea.

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Liliana Resinovich in mezzo ai fiori in una foto scattata dal marito Sebastiano Visintin. PaoloManzi.com

Dopo il conferimento dell’incarico, nella data che verrà successivamente stabilita, gli addetti che operano al cimitero di Sant’Anna per conto di AcegasApsAmga eseguiranno materialmente la riesumazione, sollevando la grande lapide che chiude il campo 11 e estraendo la bara di Liliana dal loculo 214, dove il corpo della donna riposa dal 25 gennaio del 2022, giorno del suo funerale.

La bara verrà poi trasferita o all’obitorio di Trieste o, molto più probabilmente, in quello dell’Università di Milano dove di solito opera la Cattaneo e dove, ad esempio, è stato esaminato anche il corpo di Saman Abbas. —

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