Il Burlo di Trieste in vetta all’Italia per la qualità della ricerca
TRIESTE Il Burlo Garofolo in vetta all’Italia. Secondo l’autorevole “The-Times Higher Education”, periodico inglese specializzato in valutazione della qualità dell’istruzione nel mondo, l’Irccs è il primo Istituto di ricerca italiano per qualità della ricerca scientifica, nonché il 28.o al mondo. Per l'ospedale materno-infantile di riferimento per il Friuli Venezia Giulia, nonché coordinatore della Rete pediatrica regionale, il riconoscimento è «motivo di orgoglio per tutto il sistema di ricerca regionale, prestigioso in quanto riguarda tutta la ricerca scientifica e non solo quella settoriale».
Sono stati classificati, a livello mondiale, i primi 130 istituti di ricerca indipendenti, senza contemplare le università. Tutto americano il podio, con al primo posto l’American Cancer Society, seguita dal Broad Institute di Cambridge (Massachusetts), specializzato in biotecnologie, e dal Whitehead Institute for Biomedical Resarch. Il Burlo come detto è al numero 28: il primo istituto italiano in classifica, con 997 pubblicazioni analizzate in maniera approfondita andando oltre all’indice principale normalmente considerato, l’Impact Factor. La realtà triestina supera nella classifica l’Agenzia spaziale italiana, che è al 45.o posto - seconda in Italia - seguita al 47.o dall’Istituto europeo di Oncologia.
L’analisi indica soprattutto la capacità di attirare giovani cervelli da altri Paesi: dato non indifferente poiché il periodico The è una fonte in grado di orientare la scelta dei ricercatori. Il direttore scientifico del Burlo Fabio Barbone sottolinea che «la valutazione si è basata soprattutto sull’indice di citazione, che riporta quante volte vengono citate in letteratura le pubblicazioni di un istituto di ricerca nel settore scientifico di riferimento: si tratta di un importante indicatore della credibilità, della reputazione e dell’originalità della ricerca. Lo stesso criterio è stato recentemente utilizzato dal Ministero della Salute per gli Irccs: anche nella classifica ministeriale il Burlo risulta primo fra gli Irccs italiani».
«La nostra ricerca si svolge nei settori materno, infantile e della salute della donna», ricorda il direttore generale dell’Irccs Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco. «La genetica è tra i filoni più importanti, assieme alla salute del neonato e alle malattie del bambino: quelle gastrointestinali e oncoematologiche sono tra i principali oggetti di ricerca - prosegue -. Siamo inoltre un centro di riferimento nazionale per le allergie infantili. Per quanto riguarda la salute delle donne, tra i campi in cui operiamo maggiormente vi è quello della procreazione medicalmente assistita. In più il nostro istituto rappresenta un riferimento regionale per quanto concerne l’endometriosi». E a fare da filo conduttore «è il fatto - conclude Scannapieco - che ogni ricerca è direttamente applicata all’assistenza». —
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