Il Bronzo di Lussino incanta Londra

Esposto al British Museum. Volerà poi negli Usa prima di tornare in dicembre a casa, nel nuovo Museo dell’Apoxyomenos
Il bronzo di Lussino
Il bronzo di Lussino

FIUME. Se ne sta andando in giro per il mondo “a miracol mostrare”, accolto dagli occhi certo un po’ invidiosi degli organizzatori di mostre e dagli sguardi ammirati dei visitatori. Ne ha ben donde il Bronzo di Lussino, la statua bimillenaria rinvenuta casualmente una ventina d’anni fa sui fondali dell’arcipelago lussignano e riportata in superficie nel 1999 per essere sottoposta a un restauro a regola d’arte. Dopo avere fatto bella - stupenda, anzi - mostra di sé al parigino Louvre, il Nostro viene ora ospitato al British Museum di Londra, dove rimarrà esposto fino al 5 luglio prossimo, per poi compiere la traversata transatlantica e diventare per qualche settimana l’inquilino più illustre del John Paul Getty Museum di Los Angeles.

A dicembre la celebre statua bronzea tornerà a casa, in quel di Lussinpiccolo, dove finalmente – e dopo anni di lavori – dovrebbe essere inaugurato il Museo dell’Apossiomene o Apoxyomenos, sede permanente del Bronzo. Come più volte riportato, questa scoperta archeologica di valore inestimabile sarà sistemata a Palazzo Quarnero, edificio in via di ristrutturazione situato in pieno centro a Lussinpiccolo. La presenza della statua, di datazione compresa fra II o I secolo avanti Cristo, darà sicuramente prestigio al capoluogo e all’intero l’arcipelago, fungendo anche da eccezionale asset per l’industria turistica lussignana, quarnerina e croata.

Tornando a Londra, al British Museum si è tenuto in occasione della mostra anche un convegno intitolato “Giornata di studio: L’Atleta della Croazia, il giovane bronzeo venuto dal mare”. Il simposio è stato promosso dal British in collaborazione con il ministero della Cultura croato, l’Istituto zagabrese per il restauro e l’Ambasciata di Croazia a Londra.

Il Bronzo di Lussino a casa per Natale

Tra gli interventi quelli della vice sindaco di Lussinpiccolo, Ana Ku›i„, della direttrice dell’Assoturistica lussignana, Djurdjica Šimi›i„, e dell’architetto fiumano Saša Randi„, autore assieme al collega concittadino Idis Turato del progetto del futuro Museo dell’Apossiomene. A Londra spazio è stato dedicato al ritrovamento, avvenuto nel 1996 a opera del sub belga Renè Wouters, mentre la statua giaceva a 45 metri di profondità. Si è parlato altresì del restauro – autentico capolavoro dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze – dell’importanza storica e artistica di quest’opera che Zagabria ha deciso saggiamente di collocare a Lussinpiccolo, nonostante i tentativi di Zara di accaparrarsi la statua.

Il Bronzo di Lussino è stato fatto giungere a Londra quale tocco in più della mostra intitolata “Definire la bellezza”, allestita nella Sainsbury Exhibition Gallery del British Museum. A Lussinpiccolo, a Palazzo Quarnero, è stata collocata una copia dell’Apoxyomenos costruita nella Fonderia di opere d’arte Alu di Zagabria e anch’essa in bronzo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo