Il Broletto a Trieste Trasporti per oltre 13 milioni di euro
TRIESTE Piergiorgio Luccarini ha impiegato la mattinata del suo 73° genetliaco per firmare, avanti il notaio Beatrice Duranti, il preliminare con il quale Trieste Trasporti (TT) ha acquistato dal Comune e da Amt in liquidazione gli edifici situati nell’area cosiddetta del Broletto, in fondo a via dei Lavoratori. Officina-fabbri, deposito bus, palazzine uffici, capannone e spiazzo dalla parte opposta della strada.
«Passaggio obbligato - lo ha definito il presidente della società - in quanto previsto dal contratto di servizio stipulato con la Regione, che vincola i concessionari del tpl alla proprietà degli asset immobiliari utilizzati per l’attività. In questa maniera Trieste Trasporti, a maggiore serenità dei dipendenti, rafforza la sua patrimonializzazione». «Speriamo - ha commentato Luccarini sull’abbrivio - che l’emergenza sanitaria si attenui, perchè in questo momento circola meno del 50% del parco bus, veicolando un numero di passeggeri sensibilmente inferiore ai periodi ordinari. Posso dire che la procedura di sanificazione garantisce un alto livello di sicurezza per i nostri mezzi».
Il valore dell’operazione ammonta a 13,4 milioni di euro: 7 saranno incassati dal Comune e 6,3 da AmT. Trieste Trasporti affonterà il pagamento con 3 milioni cash e con un mutuo ipotecario di 10,7 milioni spalmato su dieci anni. Dal notaio Duranti i contraenti erano rappresentati dall’amministratore delegato di TT Aniello Semplice, dal dirigente del servizio immobiliare comunale Luigi Leonardi, dal liquidatore di AmT Stefano Podda.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Lorenzo Giorgi per una cessione immobiliare che, in un momento difficile per le finanze municipali stressate da Covid 19, consente se non altro di passare all’incasso. Da un punto di vista storico - rileva Giorgi - si può dire che, con l’alienazione del Broletto, abbia definitivo termine la stagione della diretta gestione comunale di acqua, luce, gas, trasporti.
Una «gloriosa storia» che ebbe inizio nel 1863 quando una delibera della civica assise autorizzò la costruzione di quella che sarebbe diventata la prima officina-fabbri. A vidimare la gloria di questa storia è stato recapitato a Trieste Trasporti fresco fresco il vincolo della Soprintendenza, apposto martedì 28 aprile a firma di Simonetta Bonomi, responsabile del procedimento Francesco Krecic. Tre edifici sotto tutela: l’officina-fabbri, l’officina centrale, l’autorimessa. Identica la motivazione: l’area del Broletto va letta «come un sistema organico di elementi legati tra loro dagli stessi valori storici, architettonici e urbanistici». Che, dal punto di vista temporale, non distano poi molto da sala Tripcovich ... —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo