Il bonus spesa è un rebus. Le prime stime: 100 euro a persona. Comuni in affanno nell'individuare i criteri

TRIESTE «Il Servizio sociale si sta attivando per organizzare l’assegnazione e la distribuzione degli aiuti, che sarà avviata operativamente non appena definiti i criteri e le modalità di assegnazione ai singoli beneficiari. Si invitano pertanto i cittadini a non affrettarsi presso gli uffici, per non ostacolare il lavoro ai fini dell’erogazione tempestiva della misura. Tempistiche e modalità saranno rese note al più presto».
Ecco la comunicazione diffusa nella tarda mattinata di ieri dal Comune di Trieste per bloccare sul nascere la pioggia di richieste di informazioni che ha cominciato a riversarsi sugli uffici municipali di tutta Italia da parte dei cittadini ansiosi di conoscere tempi e modalità di erogazione del “bonus spesa”. Si tratta di risorse destinate alla «solidarietà alimentare», a favore di famiglie e persone in difficoltà a causa degli effetti economici dell’emergenza coronavirus. Già domenica sera l’assessore Carlo Grilli aveva invitato tutti alla calma con un post sul proprio profilo Facebook: «Vi prego di non affrettarvi presso i nostri uffici, non sappiamo ancora quanto sarà il finanziamento e soprattutto a chi darlo e come darlo».
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«Ci stiamo mettendo il massimo impegno, tenendo presente che si tratta di un lavoro non facile – ha osservato ieri Grilli – perché rispetto a un mese fa lo scenario è totalmente cambiato. A causa della chiusura temporanea di tante attività per l’emergenza coronavirus è aumentato il numero di nuclei familiari che ora possono trovarsi in condizioni di difficoltà economica. Dovremo quindi, in tempi brevissimi, individuare i criteri per stabilire quali siano le persone che hanno diritto all’aiuto. Poi va trovato il modo per erogare il contributo, senza che le persone si presentino allo sportello. Versare i soldi direttamente sul conto bancario? Può essere una soluzione, ma ovviamente ad oggi non disponiamo delle coordinate bancarie di tutti».
«Stiamo lavorando alla bozza di regolamento anzitutto per individuare i criteri di assegnazione – ha spiegato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna –. Non l’Isee, ad esempio, perché i tempi sarebbero troppo lunghi. Controlleremo con l’ufficio anagrafe e si farà ricorso anche all’autocertificazione. Pensiamo che siano almeno 1.500 i destinatari. Il numero di nuovi poveri è cresciuto in misura impensabile nell’arco di poche settimane. Realisticamente potremo far avere le prime somme all’inizio della prossima settimana. Per quanto riguarda il sostegno delle persone più in difficoltà abbiamo avviato, intanto, una raccolta alimentare nei supermercati, con la Protezione civile che provvederà alla distribuzione a domicilio. Mettiamo a disposizione un numero di telefono a cui rivolgersi. Sarà tutelata rigorosamente la riservatezza».
Al Friuli Venezia Giulia per il “bonus spesa” andranno 6,6 milioni. A Trieste 1.078.606 euro, a Gorizia 182.035, a Monfalcone 151.846, a Muggia 69.249 euro e a Ronchi 63.237. Tutti gli altri comuni dell’area giuliano isontina percepiranno somme inferiori ai 45 mila euro. —
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