Il bonus spesa alle famiglie, oggi le dritte su come ottenerlo

TRIESTE. Roberto Dipiazza spiega di aver trovato qualche alleato, «a partire da Allianz che ha dato un contributo importante» (sull’ordine di mezzo milione di euro, ndr), per aumentare il “tesoretto” che Roma ha messo a disposizione dei Comuni per i buoni spesa. E oggi in giunta varerà il regolamento della solidarietà alimentare nei tempi durissimi del coronavirus. Rodolfo Ziberna si sta attrezzando: pure a Gorizia la giunta detterà i criteri di distribuzione delle risorse e dalla prossima settimana le famiglie più in difficoltà potranno ritirare gli aiuti, fino a esaurimento, e poi spenderli nei negozi aderenti che troveranno elencati nei siti comunali.
Il governo ha assegnato al Fvg 6,6 milioni, di cui 1.078.000 a Trieste e 182mila euro a Gorizia. L’assessore alle Autonomie Pierpaolo Roberti conferma che la Regione ha assunto l’impegno di spesa e autorizzato la liquidazione delle risorse statali e dunque ora la competenza è dei sindaci. Sindaci che, seppur in ritardo rispetto ai colleghi di tante altre parti d’Italia, ora si stanno attivando in tutta la regione, assicura il presidente dell'Anci Dorino Favot.
L’Anci nazionale ha predisposto il modello per l’autodichiarazione per la richiesta di contributo alimentare e le amministrazioni locali lo stanno pubblicando nei siti. Dati anagrafici a parte, il cittadino deve trasmettere informazioni sulle condizioni economiche svantaggiate della famiglia e sarà poi il Comune a decidere a chi distribuire i buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari o di prima necessità come i farmaci.
«L’intenzione è prevedere requisiti omogenei sul territorio e dunque i sindaci hanno concordato strade comuni nei vari ambiti socio-assistenziali - spiega Favot -, iniziando a stilare un elenco di potenziali beneficiari. I criteri chiave? Gli uffici daranno priorità ai non assegnatari di sostegno pubblico e verranno poi senz’altro privilegiati i soggetti già conosciuti dai servizi sociali, i lavoratori precari che hanno dovuto interrompere il rapporto di lavoro, i gestori di attività chiuse dalle recenti ordinanze». Quanto ai tempi, è sempre Favot a far sapere che «la macchina comunale è in moto e, chi prima, chi dopo, sarà in grado di dare concrete risposte alle comunità entro il termine della prossima settimana».
I fondi, in una simile emergenza, non bastano mai, ma non è esclusa l’integrazione dell’assegnazione statale con risorse delle stesse amministrazioni locali e dei privati. Dipiazza è il primo a sottolineare come il milione e poco più di euro arrivato da Roma è aumentato del 50%: «Grazie all’intervento di alcuni gruppi siamo a 1,5 milioni e credo non finirà qui. Ho anche in cantiere un accordo con tutta la grande distribuzione, che si renderà disponibile ad aggiungere 10 euro ai 100 che verranno distribuiti in forma di buoni ai cittadini».
Anche Gorizia informa che oggi la giunta preciserà le modalità di distribuzione. Il sindaco Ziberna anticipa che ai beneficiari andranno da un minimo di 150 euro (6 buoni da 25) nel caso di persona singola a un massimo di 600 euro per le famiglie numerose. Gli interessati dovranno scaricare il modulo dal sito, compilarlo e presentarlo all’Ufficio protocollo (a Trieste si cercherà di procedere quanto più possibile online).
«Abbiamo una platea iniziale di 1.200 persone già note – precisa Ziberna –, cercheremo di aggiungerne altre. Una volta individuati gli interessati, in 48 ore consegneremo loro i buoni. Ma non dimentichiamo che abbiamo anche la colletta alimentare: la Protezione civile ha raccolto 500 kg di pasta e 500 scatole di altri alimentari, distribuiti ogni giorno alle famiglie».
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