Il boia di Srebrenica alla sbarra: è partito il processo per genocidio
A diciassette anni dal massacro di Srebrenica, la pagina più nera tra le tante che recano la sua macabra firma, davanti al Tribunale Internazionale per l’ex Jugoslavia si è aperto il processo contro l’ex generale Ratko Mladic, già comandante delle milizie serbo-bosniache. Il settantenne “Boia dei Balcan” deve rispondere di alcune tra le peggiori atrocità perpetrate in Europa dalla fine della II Guerra Mondiale: undici diversi capi d’imputazione per crimini di guerra, contro l’umanità e genocidio, tra cui quelli relativi alla carneficina di cui nel 1995 rimasero vittime ottomila musulmani della città-martire della Bosnia. Ratko Mladic è entrato nel tribunale penale internazionale dell’Aia per la ex Jugoslavia applaudendo e mostrando il pollice in su ai sostenitori presenti in aula. Tra le persone presenti all’udienza ci sono diversi parenti delle vittime del massacro di Srebrenica del 1995. Una di queste, Munira Subasic, ha perso 22 familiari nella strage. Parlando con Associated Press, la 65enne ha detto di voler guardare Mladic negli occhi «e chiedergli se si pente per quello che ha fatto». Il procuratore Dermot Groome ha aperto le dichiarazioni dell’accusa concentrandosi sulla storia di un ragazzino di 14 anni i cui padre e zio furono uccisi assieme ad altri 150 uomini dalle forze serbo bosniache nel novembre 1992. Groome ha spiegato che i soldati di Mladic continuarono a commettere questi omicidi fino al 1995, quando le violenze raggiunsero il loro picco nel massacro di Srebrenica, in cui persero la vita almeno 8mila uomini bosniaci di fede musulmana. «Quando Mladic e le sue truppe uccisero migliaia di persone a Srebrenica - ha spiegato in aula il procuratore - erano già abituati e ben preparati a commettere omicidi». Groome ha poi mostrato alla giuria alcune immagini del mercato di Markale, nel centro della capitale bosniaca Sarajevo, subito dopo il noto bombardamento del 1994 in cui morirono decine di civili. Mladic, vestito con abito scuro e cravatta, appare visibilmente dimagrito. Mentre la procura elencava i crimini di cui è accusato, l’ex generale prendeva nota senza mostrare alcuna emozione. L’udienza è momentaneamente sospesa per una breve pausa chiesta dallo stesso Mladic.
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