Il bilancio comunale slitta a fine aprile. “Rebus” azioni Hera

Ipotizzata la vendita di titoli per un valore tra i 10 e i 15 milioni. I ricavi dell’operazione verranno investiti in opere pubbliche
Lasorte Trieste 20/06/16 - Piazza Unità, Interviste a Roberto Dipiazza e saluti ai Cittadini, Ore 10.30, con Giorgio Rossi
Lasorte Trieste 20/06/16 - Piazza Unità, Interviste a Roberto Dipiazza e saluti ai Cittadini, Ore 10.30, con Giorgio Rossi

TRIESTE Giorgio Rossi conta di presentare il bilancio 2017 entro il 20 aprile. Un mese e mezzo prima dell’ultimo esercizio Cosolini e un mese e mezzo più tardi di quello che l’assessore ai conti municipali aveva auspicato.

Ma presentare un documento contabile molto complesso entro la fine di febbraio, basato su un Piano triennale delle opere imperniato soprattutto sulla messa in sicurezza delle scuole, si è rivelato un obiettivo non conseguibile. Bisogna reperire risorse finanziarie fresche e bisogna aspettare che la Regione Fvg comunichi l’ammontare dei trasferimenti senza specifica destinazione, dato essenziale questo per redigere le voci di entrata.

 

Azioni Hera in vendita, il Comune ci pensa
Lasorte Trieste 22/08/16 - Via S.Cilino, Case Ex Allianz, BNP Paribas

 

Quando si parla di risorse finanziarie fresche, si parla innanzitutto di cessione di asset mobiliari, in particolare di azioni Hera, l’utility quotata in Borsa che controlla AcegasApsAmga: gli incontri politico-tecnici, che si susseguono in questi giorni, valutano il fabbisogno di cassa e l’articolazione della spesa nel medio-lungo periodo. La “forchetta” di vendita dei titoli Hera varia tra i 10 e i 15 milioni di euro: ieri hanno chiuso a 2,26 euro, quindi, a spanne, verrebbero messi sul mercato dai 5 ai 7 milioni di azioni, su un “potenziale” di circa 12 milioni negoziabili nel breve.

Rossi aveva anticipato già a novembre la possibilità di mettere mano al “tesoretto” Hera. «Il pressing delle opere pubbliche non differibili - spiega Rossi - motiva la necessità di vendere le azioni. Valuteremo l’entità dell’operazione. Abbiamo tre priorità non rinviabili: messa in sicurezza degli edifici scolastici, strade, contenitori museali. I soli interventi sulle scuole prevedono una spesa di quasi 90 milioni di euro: non li troveremo certamente con la cessione di immobili». Cessione di immobili dalla quale nel 2017 l’Amministrazione ritiene di portare a casa circa 4,5 milioni.

L’orientamento di Rossi è quello di impostare un programma pluriennale in grado di investire perlomeno 10 milioni all’anno sull’edilizia scolastica, provvedendo in primis alle misure anti-incendio e anti-sismiche. La maggioranza sembra incline ad appoggiare la manovra di Rossi «perché la sicurezza dei ragazzi - dice il capogruppo forzista Piero Camber - è più importante dei pacchetti azionari».

Gli uffici competenti, sotto la guida di Vincenzo Di Maggio, monitorano ogni angolo per trovare soldi. Anche con i risparmi: è in atto una verifica per ridurre le spese collegate ai cosiddetti “grandi contratti” correlati alle assicurazioni, alla vigilanza, alle “bollette” di acqua-luce-gas gestite dal “global service”.

Si tenga conto che nelle previsioni comunali non rientrano al momento in considerazione gli interventi da realizzare nel Porto Vecchio e sull’edilizia scolastica superiore in procinto di essere ereditata dalla Provincia: capitoli “straordinari” rispetto ai quali il Municipio triestino vuole ottenere flussi di finanziamento mirati.

Dal punto di vista tecnico-contabile il primo appuntamento del Bilancio 2017 riguarda la predisposizione del Documento unico di programmazione 2017-19 (Dup), che recepirà il Piano triennale delle opere, il fabbisogno di personale, la programmazione delle alienazioni e la valorizzazione del patrimonio.

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