Il bike sharing conquista Trieste: abbonamenti a quota tremila

La stazione più gettonata è quella di piazza Oberdan, seguita da via Rossetti Undicimila gli utilizzi, nel 94% dei casi per tragitti brevi. Ipotesi potenziamento
La stazione di bike sharing di piazza Oberdan
La stazione di bike sharing di piazza Oberdan

TRIESTE Triestini sempre più appassionati del bike sharing BiTS, il sistema di noleggio bici in autonomia installato a Trieste all’inizio di febbraio, grazie alle stazioni dislocate in diverse zone della città. C’è chi lo usa ormai quotidianamente per recarsi al lavoro o all’università o semplicemente per spostarsi nel centro cittadino, e chi sceglie il week end, lasciando fermi auto e scooter, per godersi le strade da una diversa prospettiva E il Comune di Trieste annuncia di aver partecipato a un bando per incrementare ulteriormente il servizio.

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Finora sono 3000 gli abbonamenti registrati, circa 11 mila gli utilizzi e, di questi, il 93% ha una durata inferiore alla mezz’ora, sia perché i primi trenta minuti sono gratuiti, sia perché i tragitti scelti da chi pedala sono di solito brevi.

Molti, come detto, utilizzano il mezzo per spostarsi da casa al lavoro e viceversa. Il 4% ha trascorso in sella più di mezz’ora, il 3% più di un’ora, come chi, negli ultimi fine settimana, ha scelto di raggiungere il lungomare barcolano in modo “green”. La stazione più frequentata è quella di piazza Oberdan con il 14,6%, segue la postazione a pochi passi dal Teatro Rossetti al 13,9%,, poi piazza Libertà con il 13,2%, Stazione Rogers con il 11,4%. E ancora piazza Hortis (11,1%), il Teatro Romano (10,8%), la Stazione Marittima (10,6%), Barcola (8,4%) e, fanalini di coda, via Cumano e Bovedo, al 3%.

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Le istruzioni da seguire per le bici normali o elettriche sono semplici, illustrate sui pannelli presenti in ogni stazione. Il metodo più immediato per attivare la due ruote è quello di scaricare l’app sul telefonino.

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Lasorte Trieste 05/02/20 - Biciclette, Bike Sharing


«Sono diversi i soggetti pubblici e privati interessati all’ampliamento del sistema attuale – anticipa l’assessore comunale al Territorio Luisa Polli –. Intanto nel breve periodo è prevista l’implementazione del sistema con due ciclostazioni aggiuntive all’interno dell’area del Porto Vecchio, una in corrispondenza della nuova rotatoria in viale Miramare e l’altra nei pressi del Magazzino 28 (nell’ambito del progetto europeo Civitas Portis). Ritenendo fondamentale cercare di accedere a tutte le opportunità di finanziamento su bandi nazionali e europei – annuncia – abbiamo partecipato a un bando per la richiesta di un contributo nell’ambito del “Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS), per la creazione di dieci aree di sharing mobility sul fronte mare e siamo in attesa dell’esito».

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Una delle bici vandalizzate (Silvano)


E sui social continuano i suggerimenti dei cittadini, che indicano al Comune nuovi punti da inserire, come il parco di Miramare, quello di San Giovanni o la zona dello stadio. Segnalazioni che l’assessore terrà in considerazione: «È intenzione dell’amministrazione comunale sperimentare il servizio di bike sharing per almeno sei mesi, raccogliere nel frattempo eventuali richieste e successivamente studiare soluzioni di implementazione del sistema – sottolinea la Polli –, prevendendo ciclostazioni aggiuntive e l’eventuale ampliamento di quelle esistenti. Il tutto tenendo conto dell’indice di gradimento del servizio, delle criticità rilevate e delle previsioni del Biciplan in fase di redazione». –


 

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