Il 5 per mille dei triestini premia il Burlo
TRIESTE Sensibili alla sofferenza dei bambini alle prese con corsie e reparti ospedalieri, vicini a chi si occupa di disagio sociale e attenti alle condizioni degli animali. È l’identikit dei triestini che emerge dal report dell’Agenzia delle Entrate, che ha reso noti i dati relativi alle destinazioni del 5 per mille dell'Irpef riferite ai redditi del 2015.
L’elenco evidenzia una pioggia di preferenze e di contributi per l’ospedale materno infantile Burlo Garofolo, che guida incontrastato la classifica. Ben 10.556 triestini infatti, hanno deciso di destinare il loro 5 per mille all’Irccs di via dell'Istria per un importo pari a 293.252 mila euro, ai quali si sono aggiunti 199.589 mila euro derivanti dalla ripartizione in maniera proporzionale delle scelte generiche dei contribuenti e distribuito in maniera proporzionale tra i beneficiari, per un totale di 492.842 mila euro.
Al secondo posto, seppur a distanza siderale dal Burlo, si piazza l’Agmen, l'associazione genitori malati emopatici neoplastici del Friuli Venezia Giulia. L'organizzazione no profit nata nel 1984 ha ricevuto da 3.395 contribuenti 102.378 mila euro, inclusi i 6.232 euro dell'importo derivante dalle scelte generiche. In 3.046 hanno invece deciso di aiutare l'associazione Abc per i bambini chirurgici del Burlo, che ha così percepito in totale 93.860 mila euro.
Ma non solo associazioni di volontariato. A Trieste è diffusa anche l’abitudine di destinare il 5 per mille al Comune. Scelta compiuta, lo scorso anno, da 2.030 contribuenti, che hanno fatto affluire nelle casse municipali 68.737 euro. Una cifra che, spiegano dal Palazzo, verrà utilizzata dall’area Welfare per a supportare le persone più fragili.
La maglia sempre più stretta dei contributi pubblici e la crescita esponenziale delle richieste d'aiuto da parte di chi è in difficoltà, rendono questo contributo sempre più prezioso per chi si dedica la volontariato. Ecco allora l’importanza dei 62.520 euro destinati da 1.535 persone alla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin, che si occupa di bambini vittime di guerra. Netto balzo in avanti in classifica, poi, per l'associazione “I Bambini del Danubio” nata nel 2004 per facilitare l'accesso alle cure mediche di bambini gravemente malati appartenenti alle famiglie disagiate dell'aria danubiano-balcanica. Premiata poi da 715 scelte la comunità di Don Mario Vatta, San Martino al Campo, che vede aumentare negli anni le entrate derivanti dal 5 per mille e dal 2015 incasserà 37.887 mila euro. Nel cuore dei contribuenti ci sono anche l'associazione De Banfield (32.585 euro) e Azzurra Malattie Rare (29.185 euro).
C’è poi il capitolo ricerca. In questo caso ad attrarre il maggior numero di donazioni sono state l'Università di Trieste - che con 54.997 euro donati da 846 persone si piazza al sesto posto in classifica -, e la Sissa, che ottiene il quindicesimo posto con 307 scelte per un totale di 18.445 euro.
L'amore per la lirica ha poi mosso 701 contribuenti, che hanno destinato 31.674 mila euro alla Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, in diminuzione sia a livello numerico sia economico rispetto ad anni passati.
Analizzando il resoconto appena pubblicato, emerge poi un'esponenziale crescita della sensibilità dei triestini per gli animali e per le realtà che si prendono cura di cani e gatti sfortunati. A registrare un elevato numero di scelte inerenti il 5 per mille, con l'incremento più significativo rispetto agli anni precedenti, c'è quindi “Il Gattile” al quale hanno pensato in 1.538 destinando ben 43.301 mila euro. In 732 con 26 mila euro hanno scelto invece l'Astad. Confrontando i dati resi noti dall'Agenzia delle Entrate con quelli degli anni precedenti, balza all'occhio l'uscita dalla top ten di realtà come il Collegio del Mondo Unito, l'Ogs e l’Icgeb. Infine una curiosità. Il titolo di fanalino di coda spetta al “Movimento per la Vita delle donne”, che ha racimolato appena 139 euro donati da 8 contribuenti. Autentico flop,però, anche per La Bavisela, indicata da sette persone per un totale di 282 euro donati.
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