Il 40% dei serbi nostalgico della monarchia

Sondaggio dell’agenzia di ricerca “Intelligence”. Alessandro II Karadjordjevi„ è molto interessato

BELGRADO. Dopo i nostalgici della Jugoslavia di Tito, ecco quelli della monarchia dei Karadjordjevi„. Monarchia che, ha svelato un sondaggio sul tema realizzato dall’agenzia di ricerca “Intelligence”, rimane nei cuori di quattro serbi su dieci. In un ipotetico referendum tra monarchia e repubblica, una maggioranza relativa del 39,7% sceglierebbe la prima, testimonia l’analisi, la prima scientifica sul tema, compiuta su un campione di 1.615 serbi in sedici località del Paese balcanico. Un buon 32,3%, invece, si dichiara assolutamente contrario alla reintroduzione della monarchia, caduta definitivamente alla fine della Seconda guerra mondiale con l’avvento del regime socialista. Non ha risposto alla domanda il 27,4% degli intervistati, forse presi da problemi più gravi e pressanti come mancanza di lavoro e carovita. Ma chi sono i più monarchici tra i serbi? Sono gli abitanti della Vojvodina e del sud della Serbia con il 40,9% di nostalgici del re, i maschi (56,6% del campione), i disoccupati (43,9%) e coloro che hanno ricevuto un’educazione medio-bassa (57,3%).

Al contrario, i belgradesi – che rifiutano la monarchia con un massiccio 45,8% - sembrano essere i meno attratti dall’idea, affiancati da chi ha una laurea (40%) e dai pensionati (39%). Massiccia e trasversale la percentuale, 94,2%, di chi ha sentito parlare di Alessandro II Karadjordjevi„, figlio dell’ultimo re jugoslavo, Pietro II, l’erede di un trono che non esiste più, rientrato definitivamente in Serbia nel 2000 dopo aver vissuto per decenni, in esilio, nel Regno Unito. Molti, in Serbia, lo vedono come una figura positiva (42%), ma una percentuale identica specifica di non avere alcuna opinione sul pretendente al trono, forse anche a causa del suo difetto principale, sottolineato da un buon 43,5% degli intervistati. L’erede «non conosce bene la lingua nazionale», ricorda infatti l’analisi. Analisi indipendente che dimostra che «la monarchia ha conquistato la maggioranza» dei serbi, spiega l’influente storico serbo, ‹edomir Anti„. «Non è la conseguenza» delle battaglie del movimento pro- monarchico o un giudizio di valore sui Karadjordjevi„, aggiunge, «quanto la prova che la repubblica» in Serbia «è in crisi». Una crisi esacerbata da decenni di disoccupazione e povertà diffusa. Mentre Alessandro II, «è molto interessato alla restaurazione della monarchia».(s.g.)

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