Il 21 marzo l’inquilino del Colle a Gorizia
Il piazzale della Transalpina di Gorizia (piazza Europa per gli sloveni di Nova Gorica) è nei destini di Sergio Mattarella. Il nuovo Capo dello Stato ci tornerà sabato 21 marzo per partecipare assieme all’omologo sloveno Borut Pahor al concerto inaugurale del progetto “Vie della Pace-Pot miru”: unisce i luoghi che da Duino al Kolovrat, passando per il Carso, per Gorizia e per Caporetto, formarono la linea del fronte dell’Isonzo.
Il piazzale della Transalpina non è una location sconosciuta per Mattarella: su quel piazzale che simboleggia l’Europa libera dai confini l’allora componente della Commissione esteri della Camera passeggiò a lungo il 7 maggio del 2004, pochi giorni dopo la festa europea che, presente Romano Prodi, presidente della Commissione Ue, sancì l’ingresso della Slovenia nell’Unione europea.
Sergio Mattarella è venuto spesso nell’Isontino, sin dai tempi remoti della Prima repubblica. Nel 1989 e nel 1990 partecipò a Grado ai congressi nazionali della sinistra democristiana. Nel 1990, in qualità di ministro dell’Istruzione, inaugurò in Borgo Castello a Gorizia il magnifico museo della Grande guerra. Fu una cerimonia ricca di significati simbolici in quanto presenziarono sia il ministro della Cultura della Repubblica d’Austria, Erhard Busek, che il console generale d'Austria Gunter Birbaum. Ad accoglierli c’erano il presidente della Regione Biasutti, il presidente della Provincia di Gorizia Crisci e l’assessore provinciale alla Cultura Panzera. Il nuovo Presidente della Repubblica tornò in provincia due anni dopo per partecipare a un convegno in municipio a Ronchi dei Legionari organizzato dalla locale Democrazia cristiana. Tema era il ruolo che la Dc doveva esercitare tra regionalismo ed europeismo.
Nella visita di maggio 2004 Mattarella volle passeggiare lungo le strade del centro di Gorizia, visitando in via Garibaldi un negozio etnico. Nella visita di due giorni nell’Isontino, su invito del coordinamento provinciale della Margherita, ebbe modo di incontrare diversi amministratori locali del suo schieramento. Tenne anche un intervento di respiro internazionale sul tema “L’impegno internazionale dell’Italia per la pace. L’anomalia Iraq”. Pernottò all’hotel Al Ponte di Gradisca.
Ad accoglierlo fu, tra gli altri, l’allora giovane segretario provinciale della Margherita, Diego Moretti, oggi consigliere regionale del Pd e renziano di ferro dell’area isontina. «Mattarella è una persona equilibrata e discreta, estremamente competente. Sarà un ottimo presidente», assicura Moretti. Commenti entusiasti anche della senatrice goriziana del Pd, Laura Fasiolo: «L’uomo giusto al posto giusto. Si è respirata in Parlamento un’aria nuova. La convergenza di tutto il Pd su Mattarella è stata vissuta come una sorta di liberazione. Devo ammettere che a uscire vincitore è Matteo Renzi che ha saputo richiamare il partito al principio di lealtà». Ancora Mattarella è stato nell’Isontino da ministro della Difesa il quattro novembre del 2011 al Sacrario di Redipuglia, accompagnando l’allora Capo dello Stato Ciampi.
Appuntamento dunque per il 21 marzo a Gorizia per salutare il nuovo Presidente su quel piazzale dove il predecessore di Mattarella, Giorgio Napolitano, fu protagonista di una bagno di folla composta da bambini nello scorso luglio. Ma a Gorizia c’è qualcuno in particolare che sarà dispiaciuto per l’uscita di scena di Giorgio Napolitano. È Silvino Poletto, partigiano, già commissario politico della divisione Garibaldi-Natisone e successivamente dirigente del Pci. Negli anni Cinquanta lavorò per un lungo periodo a Botteghe Oscure, storica sede del Pci, avendo come collega di ufficio proprio l’ex presidente.
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