Il 2 ottobre si festeggiano i nonni, "angeli custodi" dei bambini

TRIESTE Legati alle tradizioni eppure incredibilmente moderni e dinamici. Più permissivi e pazienti dei genitori e sempre pronti a farsi in quattro per i nipoti. Che si tratti di sfornare per loro le polpette più buone del pianeta o di raccontare una fiaba per farli addormentare, di scarrozzarli in giro o di aiutarli nei compiti, di insegnare loro filastrocche o giochi popolari, i nonni per i più piccoli sono una figura di riferimento. Perché mettono il proprio tempo a disposizione dei nipoti, fornendo un aiuto fondamentale per le coppie che lavorano, e spesso aiutano anche economicamente i propri cari.
Sono dei veri e propri "angeli custodi", non a caso li si festeggia il 2 ottobre, data che nel calendario dei santi è dedicata proprio al ricordo di queste figure. In occasione di questa ricorrenza "Il Piccolo" ha deciso di comporre un ritratto dei nonni contemporanei attraverso i racconti dei loro nipoti.
Grazie alla collaborazione con le scuole primarie Dardi e Sauro la redazione è stata inondata di pensierini e disegni dedicati ai nonni. "Abbiamo aderito molto volentieri all'iniziativa - racconta la dirigente scolastica della Dardi, Cinzia Scheriani, che è a sua volta una giovane nonna -, perché i nonni sono un pilastro essenziale per la nostra comunità. Nell'Associazione Genitori Divisione Julia ci sono molti nonni che ci danno una mano a portare avanti i piccoli progetti: c'è chi ha lavorato per ridipingere le pareti della scuola e chi ha messo a disposizione la propria voce per un progetto di letture animate".
"I nonni sono una risorsa preziosissima sia per i figli che per i nipoti - spiega Scheriani -. Abbiamo deciso di rendere loro omaggio così, perché regalare un sorriso, un pensiero o un disegno è già un compito etico". E i bimbi li hanno raccontati come sanno fare solo loro, con quella spontaneità che appartiene a un unico periodo della vita.
"Io ho una nonna tecnologica - scrive per esempio Simone -: le ho insegnato ad usare What's app. Quando deve mandare le foto alle sue amiche le consiglio come fare più veloce, ma lei non mi ascolta e fa a modo suo". Ci sono le nonne digitali e quelle molto sportive, che vanno a ginnastica ogni settimana.
Spesso sono delle ottime cuoche, ma anche i nonni non se la cavano male in cucina: "Mio nonno cucina cose buonissime - racconta Viola -. A me piace stare con lui, perché imparo cose nuove. Per me lui non diventerà mai vecchio".
Per i più piccoli i nonni sono il legame con la tradizione, perché raccontano storie dei tempi che furono ma anche perché insegnano loro a giocare a briscola, a raccogliere le uova in pollaio, a usare il martello, le cesoie, il trapano. Un pensiero va anche ai nonni che non ci sono più: "Il mio nonno è speciale perché è come me - scrive Nathan -: ha il mio sorriso, è sbadato e fa le facce stupide. Peccato che non posso più vederlo perché è volato in cielo. Per me è come un angelo custode, che mi controlla, mi protegge e mi vuole bene".
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