I voli cancellati all’ultimo e il panico all’atterraggio. Triestini a Londra, è caos

C’è chi si è visto annullare l’aereo del rientro dopo aver già superato i controlli in aeroporto. E chi, una volta a Ronchi, è rimasto “sequestrato” per quasi un’ora
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura

TRIESTE Viaggi all’aria e Natale da incubo per molti triestini che vivono a Londra, abituati a rientrare a casa dalle famiglie per trascorrere le festività insieme. Tanti si sono visti annullare il volo all’ultimo momento a causa delle restrizioni imposte dalla Gran Bretagna dopo l’impennata di contagi e la scoperta della nuova variante del virus presente appunto nel Regno Unito. C’è anche chi si è visto cancellare l’aereo domenica sera, mentre si trovava già in aeroporto, e chi invece ce l’ha fatta per il rotto della cuffia, imbarcandosi qualche ora prima. In compenso ha dovuto affrontare lunghissime trafile all’arrivo. È il caso dei passeggeri atterrati a Ronchi con il volo del pomeriggio, a bordo del quale è stata poi accertata la presenza di una persona positiva. Il suo tampone è stato inviato all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma dove è stata avviata la procedura per l’isolamento della sequenza del virus per verificare la “variante inglese”. I risultati si avranno nei prossimi giorni.

«Davvero un grande disagio - commenta Sara Bradaschia, triestina che vive e lavora a Londra da tempo -. Aspettavo da tutto l’anno questo momento, non fa piacere a nessuno trascorrere il Natale da soli, ma purtroppo sarà così. Resterò bloccata a Londra e la situazione che ho vissuto è stata davvero spiacevole. Il 19 dicembre Boris Johnson ha annunciato la variante del virus e ha messo Londra e la zona in lockdown, notizia che ha allarmato tutti gli altri Paesi. A quanto pare questa variante è molto più contagiosa, ma non si sa ancora se sia anche più letale. Ho pensato comunque che sarei riuscita a partire, tutti i viaggi del 20 dicembre erano assicurati fino alla mezzanotte. Quindi sono andata in aeroporto, per atterrare a Venezia e tornare a Trieste. Il gate doveva aprire alle 17.40. Alle 17.35 hanno cancellato il mio e tutti gli altri voli».

Panico e caos per tanti passeggeri. «Io vivo a Londra, sono semplicemente tornata a casa - dice ancora - ma molti si trovavano in Uk per lavoro e non sanno cosa fare, dove andare e soprattutto non sanno quando potranno tornare nel loro Paese».

Festività lontane dalla città natale anche per la triestina Federica Merlak. «Avrei voluto rientrare per Capodanno, perché dovevo lavorare per Natale, invece niente. Una delusione». Così anche altri concittadini, che quest’anno hanno abbandonato l’idea di tornare da amici e parenti, qualcuno ha preso la decisione ormai da settimane, alcuni dopo le notizie sul nuovo “ceppo” del Covid, emerso negli ultimi giorni.

Andrea Cosani, anche lui triestino trasferito da anni a Londra, è riuscito invece a rientrare domenica con l’ultimo volo da London Stansted a Ronchi, ma ha dovuto fare i conti con il rallentamento delle procedure di sbarco. «Siamo partiti da Londra abbastanza tranquilli, poi, una volta arrivati, siamo rimasti circa 45 minuti dentro l’ aereo. Il comandante ci ha detto che non potevamo sbarcare. Ha aspettato a lungo indicazioni su cosa fare. A causa della stretta improvvisa decisa dopo la scoperta della nuova variante inglese del virus, nessuno sapeva se avremmo potuto sbarcare o no. Avevamo tutti il terrore di dover tornare indietro. Verso le 17 siamo scesi, pronti per fare il tampone, anche se io, come altri, lo avevo già fatto a Londra, pagandolo anche profumatamente. Ma a quel punto non valeva più. Dovevamo rifarlo. La colpa della situazione - sottolinea - non è di nessuno. I dipendenti dell'aeroporto e gli infermieri hanno dovuto gestire una situazione straordinaria e stressante. Qualcuno si è lamentato, come naturale, ma la maggior parte delle persone ha capito e sì è messa in fila. Disagio sicuro ma tutti sono stati bravi quanto possibile. Del passeggero positivo non ne sapevo nulla -aggiunge - l’ho scoperto dai giornali. Il tampone rapido è negativo. Attendo, a casa, l’sms con il risultato del secondo tampone effettuato». —
 

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