I villeggianti italiani “disertano” l’Istria Arrivi in calo del 36%

A metà dell’anno 112mila pernottamenti in meno rispetto al 2012 Oltre alla crisi ha pesato il maltempo e il visto introdotto per i russi

POLA. Bilancio negativo del turismo istriano per i primi sei mesi dell’anno. A parlare sono i dati dove balza subito all’occhio il vistoso calo del 36% dei pernottamenti dei villeggianti italiani. A conti fatti, stando ai numeri forniti dall’Ente turistico regionale, i pernottamenti hanno toccato quota 4,8 milioni, ben 112.000 in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. In termini percentuali il calo è stato del 4%.

Il mese più negativo è stato giugno, con un meno 11%, ma a parziale giustificazione va detto che quest’anno non c’è stata alcuna festività religiosa. Tra le altre cause del flop, vengono indicati i visti turistici introdotti - in conformità con le norme dell’Unione europea - per i villeggianti russi e ucraini. Una disposizione che ha dimezzato gli arrivi. Ma a pesare sui dati ci sono anche le quaranta giornate di pioggia negli ultimi tre mesi, assieme alle grandi alluvioni in Austria e in Baviera che hanno trattenuto a casa moltissimi villeggianti austriaci e tedeschi. Non bisogna poi trascurare i prezzi troppo alti che stanno facendo dirottare i turisti verso altre destinazioni.

Oltre agli italiani, c’è stato un calo nelle presenze di sloveni (-7%), tedeschi (-5%) e austriaci (-2%), ma a salvare parzialmente la situazione ci hanno pensato i mercati di seconda fascia i cui villeggianti sono arrivati più numerosi che nel 2012. In primo luogo gli olandesi (+22%) e i britannici (+35%), poi i polacchi (+15%), gli ungheresi (+9%) e i francesi (+7%). Il direttore dell’Ente turistico regionale Denis Ivosevic si dice comunque fiducioso per il secondo semestre nell’arrivo soprattutto di tedeschi. Annunciato anche un aumento degli arrivi dal Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Canada, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera, Olanda e Gran Bretagna.

L’Italia invece è inserita, come Spagna e Ungheria, nella lista dei Paesi dai quali si attende un calo delle partenze causa la crisi economica. In passato gli italiani con la massiccia calata in agosto hanno spesso salvato la stagione, questa volta però sussistono forti dubbi. È un’estate diversa per le famiglie italiane, ma anche per le località turistiche dell’Istria. (p.r.)

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