I vandali al liceo Slataper di Gorizia: il cerchio si stringe

Proseguono le indagini della Digos per identificare gli autori del furto dei registri Un componente del commando si era ferito a un polso lasciando una scia di sangue
Di Stefano Bizzi
Bumbaca Gorizia 13:05:13 Vandalismo Istituto Slataper - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 13:05:13 Vandalismo Istituto Slataper - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Ufficialmente: nessuna novità. Gli agenti della Digos però stanno continuando ad indagare sui vandali che a metà maggio si sono intrufolati di notte al liceo socio-pedagogico “Slataper” spaccando il vetro di una porta d’emergenza e, dopo esser saliti al primo piano, hanno rubato dall’aula insegnanti alcuni registri personali dei docenti.

Ufficialmente, dalla questura non trapelano novità. Ma il cerchio si starebbe chiudendo intorno a un gruppo di giovani. Minorenni. Infilando la mano attraverso il vetro infranto, nel tentativo poi riuscito di spingere il maniglione anti-panico, uno dei componenti dell’commando si era ferito a un polso lascinado successivamente una scia di macchie di sangue sul pavimento del corridoio del piano terra. Praticamente aveva firmato con il proprio dna quella che, forse, nella sua testa, riteneva essere soltanto una bravata. Non ci sarà bisogno di testimoni o delle immagini del sistema di video-sorveglianza per inchiodarlo. Saranno le analisi dei campioni di sangue a identificare in maniera inequivocabile almeno uno degli intrusi e, a cascata, i relativi complici.

I fatti risalgono al fine settimana di sabato e domenica 11 e 12 maggio, ma sono stati scoperti lunedì mattina. I responsabili hanno scavalcato il cancello d'entrata affacciato su via Rismondo. Hanno spaccato il vetro di una porta d'emergenza e da qui sono penetrati a scuola aprendosi la strada spingendo il maniglione anti-panico. Saliti al primo piano, hanno spaccato un secondo vetro, hanno buttato a terra una serie di trofei e sono entrati nella sala docenti dove hanno aperto gli armadietti degli insegnanti e si sono impossessati di alcuni registri personali. Non soddisfatti, prima di fuggire, hanno scaricato nel corridoio due estintori e con i gessetti hanno vergato sul muro disegni osceni.

L’intento era quello di creare scompiglio o, molto più probabilmente, far sparire le prove di uno scarso rendimento didattico. La preside Giovanna Marsoni aveva però rassicurato le famiglie e aveva fatto subito sapere che gli insegnanti erano comunque in gradio di ricostruire i contenuti dei registri con gli appunti extra in loro possesso.

Per tutta la mattinata gli agenti della Digos di Gorizia e il personale scolastico avevano lavorato gomito a gomito per fare l'inventario dei danni. Dopo un’attesa di oltre un’ora gli studenti erano stati rimandati a casa. Prima di rompere il vetro della porta d’emergenza, i vandali avevano tentato di sfondare la finestra di un locale del semi-interrato dove si trova un archivio. A rompersi era stato però solo uno dei due vetri della finestra. Quello interno aveva retto all’urto.

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