«I valori della libertà contro odio e intolleranza»
Rispetto alla «concordia e lo spirito di rinascita, l’amore per la ritrovata libertà rappresentato dal 25 aprile, l’intento di fondare una società giusta e solidale», alle ispirazioni «dei Padri costituenti», oggi «le cose appaiono diverse». Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, intervenendo alle celebrazioni per il 68.o anniversario della Liberazione, alla Risiera di San Sabba. Cosolini ha sottolineato che «il discredito della politica e dei suoi rappresentanti, sempre più dilagante e purtroppo non sempre infondato, si riflette pericolosamente e coinvolge le stesse Istituzioni democratiche, attorno a cui, invece, va mantenuto un vigilie e costante presidio. I valori di libertà, democrazia, giustizia - ha proseguito il sindaco - vanno riaffermati e trasmessi per evitare che anche nei nostri tempi, come accaduto in passato, disagio, inquietudine e rabbia causati da una grave crisi economica e sociale alimentino odio verso chi è diverso, per pelle, religione o per lingua innescando così odio e intolleranza e degenerando verso pulsioni autoritarie». Il 25 aprile fu restituita la libertà a tutti gli italiani ma «su Trieste le nubi non finirono di addensarsi quel giorno - ha ricordato Cosolini -. Quasi un altro decennio si dovette attendere perché nella nostra città si esaurisse ogni strascico della terribile guerra, finisse il periodo dell’incertezza e vi si insediassero le Istituzioni della Repubblica italiana».
Ampio servizio sul giornale in edicola venerdì 26 aprile.
Riproduzione riservata © Il Piccolo