I turisti ci sono, ma il museo è chiuso

A Redipuglia le sale di Casa Terza Armata sono inaccessibili nei giorni festivi e alla domenica. Protestano i visitatori

“Domenica, festivi e lunedì chiuso”. Nero su bianco. Con tanto di intestazione del Ministero della Difesa-Commissariato generale onoranze ai caduti in guerra. L’avviso è affisso sulla porta del Museo storico militare di Redipuglia e i visitatori al più importante monumento di guerra del Friuli Venezia Giulia si chiedono il senso di un museo aperto nei soli giorni feriali. Ieri mattina, in occasione del 25 aprile, sono state centinaia le persone che potenzialmente avrebbero potuto entrare nelle sale di Casa Terza Armata per una visita. Nessuno ha potuto varcare la soglia e, come se non bastasse, oggi, sabato, l’orario d’apertura sarà limitato alla sola mattinata: dalle 9 alle 13, anziché dalle dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

Di fronte al fatto compiuto è emersa la rabbia di chi è rimasto “chiuso fuori”.

«Ma che senso ha - sbotta un turista -? Passi la chiusura del lunedì, ma chiudere alla domenica e nei giorni festivi un museo è completamente assurdo. È un segno di miopia totale. Quando credono che una persona normale può avere il tempo di fare il turista e venire a vedere i cimeli qui conservati? Al mercoledì? Siamo nel mezzo di un doppio ponte, nella festa della Liberazione, alla vigilia del centenario dallo scoppio della Grande guerra, e il ministero della Difesa cosa fa? Chiude il museo! Complimenti per la lungimiranza».

Molto più flemmatica la reazione di una signora dall’accento toscano. Con il proprio gruppo passa davanti a Casa Terza Armata e si limita a dire: «Ah, i musei sono chiusi» e tira avanti come se la cosa non la toccasse.

Arrabbiata (ma è un eufemismo) è invece una “guida” veneta. «Non è la prima volta che organizzo una corriera per venire a Redipuglia, ma non ho mai avuto l’occasione di visitare né di far visitare il museo. Speravo che almeno il 25 aprile fosse aperto. Questa volta mi sono stancata e scriverò una lettera di lamentela a Roma. Come me dovrebbero fare tutti coloro che oggi sono venuti qui per trovarsi di fronte a una porta sbarrata».

Un secondo avviso informa che le sale museali della parte alta del Sacrario “saranno temporaneamente aperte” al martedì e al mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, al giovedì dalle 9 alle 12 e della 14 alle 16 e al venerdì solo al mattino. Sabato e festivi, ovviamente, chiuso. Un cartello identico è affisso all’ingresso delle sale interessate, ma qui “mano ignota” (ed evidentemente parecchio seccata) ha pensato bene di aggiungere una postilla a memoria di chi sarebbe passato successivamente. Su una sorta di cerotto si legge: “Falso: mercoledì 23/04 chiuso 15-16”.

Con il museo chiuso, i visitatori si sono dovuti accontentare del sacrario e dei reperti presenti sul Colle Sant’Elia dove numerosi padri hanno improvvisato delle lezioni di storia per i figli ancora piccoli, rapiti da mortai, trincee e monumenti minori.

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