I triestini sono i più ricchi del Nordest

L’istituto ha elaborato dati del ministero dell’Economia e delle Finanze prendendo in esame le dichiarazioni dei redditi del 2015 sull’anno precedente. Un’annata che magari molti ricorderanno più per i disoccupati, le crisi aziendali e i negozi che chiudono che per altro. Ma, guardando il portafoglio, ci sarebbe forse da brindare.

Nell’arco dei dodici mesi passati al setaccio, in Friuli Venezia Giulia si è guadagnato quasi duecento euro in più: 197, per l’esattezza, precisa il ricercatore dell’Ires Alessandro Russo. A conti fatti, la regione si colloca all’ottavo posto a livello nazionale, penultima tra le regioni del Nord, ma un gradino prima del Veneto, con un reddito imponibile medio di 20.427 euro.

Erano 20.230 l’anno prima, nonostante un calo del numero di contribuenti passati da 971.067 nel 2008 a 923.447 nel 2015 (-47.620 unità, pari a una flessione del 4,9%). La Lombardia si conferma la regione più ricca con 23.204 euro di imponibile, mentre in fondo alla graduatoria figura la Calabria con poco meno di 14.400. Le regioni ai primi posti, insieme alla Lombardia, sono Lazio (21.906), Emilia-Romagna (21.261), Piemonte (21.007), Valle d'Aosta (20.721), Liguria (20.836), Trentino-Alto Adige (20.624) e, appunto, Friuli Venezia Giulia (20.427) che sta davanti al Veneto (20.346) e alle regioni del centro Italia, Sud e isole.

Avvicinando la lente di ingrandimento sul Friuli Venezia Giulia, ecco spiccare proprio la provincia di Trieste, i cui abitanti nel 2014 dichiaravano un reddito imponibile medio di 21.913 euro annui, saliti nel 2015 a 22.157. Un’aggiunta di quasi 250 euro. Qualche bolletta, l’assicurazione dell’auto forse. Un pezzetto di vacanza, chissà. Subito dopo compaiono Udine, con un Irpef di 19.895 euro, Pordenone con 199..810 e, fanalino di coda, Gorizia con 19.559. Trieste è la provincia in cui si sta meglio nell’intero Nordest, al contrario di Rovigo ferma all’ultimo posto: è una delle città più “povere” tra le regioni del Nord. Con l’Irpef a 22.157 euro, Trieste - la provincia in assoluto con il più basso tasso di contribuenti stando ai dati del ministero dell’Economia - sta decisamente meglio di Bolzano (21.374), Padova (21.226), Vicenza (20.594), Venezia (20.387), Treviso (20.345) e Verona (20.130). Ultima, nella classifica del Triveneto, Udine con 20.073 euro, ma con più del doppio dei contribuenti di Trieste.

La distribuzione in classi di reddito complessivo dimostra che la maggioranza della popolazione del Fvg, pari al 39%, si colloca al di sotto dei 15.000 euro, mentre lo scaglione più elevato è quello tra 15.000 e 26.000 euro che include il 35,1% della popolazione. In regione circa 36.500 residenti (il 4%) dichiarano più di 55.000 euro di Irpef. Tra questi solo 5.016 (lo 0,5%) totalizzano più di 120.000 euro. Sono i “paperoni” della regione che, anche i questo caso, trovano casa soprattutto a Trieste: nel capoluogo lo 0,7% dei cittadini supera questa soglia, mentre tutte le altre province si mantengono sotto. Stesso discorso per i benestanti con un reddito superiore ai 75 mila euro: rappresentano l’1,8% dei triestini, contro l’1,3% di Udine e Pordenone e l’1,1% di Gorizia. La città più ricca, va da sé, è pure la città meno povera: nel capoluogo il 23,9% non va oltre a i 10mila euro annui, mentre a Udine e Gorizia si raggiunge il 25,5%, a Pordenone il 24,5%. Stesso discorso per la fascia 10.000-15.000, che investe il 12,1% dei cittadini del capoluogo, mentre in Friuli si tocca il 14,5%, con Gorizia al 13,9% e Pordenone, ancora, al 13,7%. La ricchezza, a Trieste, si concentra soprattutto su chi può vantare un Irpef tra i 26.000 e i 55.000 mila euro annui: è il 25,6% dei residenti.

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