I topi “colonizzano” la scuola di Banne
TRIESTE I topi hanno preso casa nel seminterrato dell’istituto scolastico di Banne, negli spazi attigui a dove avvengono il carico e lo scarico delle derrate alimentari utili a preparare pranzi e merende per i bimbi. Seppur quegli spazi siano ben isolati dalle cucine, i genitori, che hanno scoperto e documentato con un servizio fotografico mucchi di escrementi dei roditori in tutto il seminterrato, sono allarmati.
Qualcuno ha segnalato il fatto al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria che la scorsa settimana, dopo aver fatto un’ispezione, ha ordinato l’immediato sgombero di quei locali ed un intervento tecnico risolutivo.
Quegli spazi, oggi in disuso, fino a 15 anni fa ospitavano la scuola materna. Da tempo sono stati trasformati in una sorta di magazzino dove è stato trovato un po’ di tutto. Non lavagne, banchi o armadietti ma materiale da giardino e altri oggetti dimenticati lì da tempo. «La derattizzazione ordinaria è sempre stata fatta - assicura l’assessore comunale all’Educazione, Angela Brandi - ma purtroppo tutte quelle masserizie accatastate in quei locali hanno impedito un intervento radicale e risolutivo che chiuda eventuali tane e faccia una ricognizione meticolosa».
Il complesso scolastico di via di Basovizza ospita la scuola d’infanzia Rutteri, la primaria Kugy sistemata proprio sopra al seminterrato che ospita i topi, e la secondaria de Tommasini. La manutenzione della struttura, seppur statale, è affidata al Comune con il Global service. «Abbiamo disposto l’immediato sgombero di quei locali - assicura l’assessore - ed è imminente un sopralluogo del sindaco assieme a me e all’assessore al Lavori pubblici per definire un intervento radicale che risolva una volta per tutte questo problema».
Ma cosa ci facevano quelle masserizie in quegli spazi, chi li ha sistemati in quello scantinato? «Voglio prima di tutto rassicurare i genitori che nessuno, se non autorizzato, ha accesso a quel seminterrato - spiega la dirigente del complesso scolastico Rita Marzara Sacellini - e la zona destinata alla dispensa e alla mensa sono ben isolate da quelle stanze: escludo qualsiasi contatto con il resto dell'istituito». «Negli anni - continua la preside - lo stesso comitato dei genitori mi ha chiesto di sistemare in quelle stanze del materiale che veniva utilizzato per organizzare delle festicciole nel giardino della scuola in qualche occasione particolare, e io ad ottobre dopo l’ennesimo sopralluogo avevo già disposto uno sgombero».
Sono state portate via alcune cose, quelle che si riuscivano a trasportare a mano. Le più pesanti, a quanto pare, sono invece rimaste lì. «Non c’è stata trascuratezza - assicura la preside - ma ora spero il problema venga risolto per sempre». Diversi genitori si chiedono tuttavia perché la dirigenza abbia lasciato degenerare la situazione in questo modo. «È la dirigenza che deve vigilare sulla struttura - sostengono - e le nostre segnalazioni non sono state ascoltate, tanto che un genitore di fronte a quella a quella vergogna ha avvisato l’Azienda Sanitaria: ora speriamo che il sindaco e l’assessore ci diano una mano a garantire un intervento definitivo».
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