I titolari del California cercano nuovi gestori

Un nuovo futuro per il California Inn, gestito da una società fallita, non è poi così impossibile. Perché? I proprietari dei locali del ristorante-bar di Barcola sono disposti a mettere sul tavolo un contratto di sei anni rinnovabile per altri sei a chi volesse subentrare alla Carpe Diem 2000 srl, gestore per l’appunto del California Inn, per cui il Tribunale ha da poco decretato il fallimento.

La Carpe Diem di cui Luigi Brescia è il patron (suo fratello Francesco, lo precisiamo, nulla c’entra con la stessa Carpe Diem) ha in mano anche la licenza del locale barcolano. Ma, soprattutto, aveva la licenza del bar affacciato in piazza Unità, a breve sede del nuovo Despar, di cui era affittuario: è proprio questa l’origine delle criticità e del dissesto finanziario. Alla base ci sono infatti decine e decine di migliaia di euro per presunti affitti non versati alla Bnp Paribas, proprietaria dei “muri” del palazzo di piazza Unità, gruppo bancario per il quale la Carpe Diem faceva da tramite con la Sting bar srl, che aveva gestito l’ex bar Audace, poi divenuto Sting 4 Continenti, dal 2014 al 2017. A stabilire perché non siano stati versati i canoni al colosso bancario sarà la magistratura. Intanto, dalla vendita del ramo d’azienda e degli arredi del California Inn la società Carpe Diem 2000 potrebbe trarre beneficio e, soprattutto, riuscire a ripagare alcuni creditori.

La sicurezza che chi prenderà in mano il locale dopo Luigi Brescia potrà fruire di un contratto vantaggioso e a lungo termine è rappresentata da un incontro avvenutodi recente tra i proprietari del locale e il curatore fallimentare Paolo Taverna. —