I “supercomuni” incassano 19 milioni

Il Consiglio delle autonomie approva l’assestamento di bilancio che per la prima volta finanzia le nuove Unioni territoriali
Il palazzo della Regione in piazza Unità
Il palazzo della Regione in piazza Unità

TRIESTE. È il primo anno nella storia della Regione con le Uti. E il bilancio di assestamento interviene prevedendo risorse proprio a favore dei nuovi enti della “geografia” del Friuli Venezia Giulia. A disposizione, spiega Paolo Panontin, incassando il via libera del Consiglio delle Autonomie (12 voti a favore, 6 astenuti) su un testo illustrato nella sua completezza dal collega alle Finanze Francesco Peroni, ci sono 27 milioni di euro. Il capitolo più rilevante, 19 milioni, è appunto quello del fondo investimenti ordinario delle Unioni territoriali intercomunali. A seguire i 5,5 milioni necessari a rimpinguare il cosiddetto fondo volano, quello dello sblocco delle opere pubbliche cantierabili.

Non tutti sono convinti. Ettore Romoli, il presidente del Cal, ricorda innanzitutto che i trasferimenti sono inferiori a quelli del 2015 pur in una manovra da 336 milioni, contro i 287 di un anno fa. Il sindaco di Gorizia rileva inoltre la presenza di «non poche poste puntuali» e decide infine di astenersi. Qualche altro Comune, in difficoltà sul fronte dell’extragettito Imu, chiede un incremento dei fondi (la richiesta complessiva è di circa 5 milioni). E dunque se ne riparlerà in qualche prossima riunione prima dell’approdo in aula del provvedimento nell’ultima decade di luglio. «L’assessore si è riservato di esaminare le questioni aperte, vedremo che cosa ne potranno ricavare gli enti locali», commenta a fine seduta Romoli.

Una prima proposta tecnica arriva proprio da Panontin, che ha fatto presente la possibilità di utilizzare per la parte corrente 2 dei 27 milioni stanziati, lasciando all’autodeterminazione dei Comuni la scelta sulla distribuzione del perequativo fra coprire i maggiori oneri contrattuali per il 2016, partita che interessa tutti le amministrazioni, o attenuare la portata dell’extagettito Imu. Sullo sfondo, inevitabilmente, la partita aperta sulle Uti dopo le sentenze del Tar Fvg diversamente interpretate dalle parti. Renato Carlantoni, sindaco di Tarvisio, ha richiamato la fase di intensa trattativa in corso sulla riforma Panontin e ha fatto un’apertura di credito, accompagnata da un voto di astensione, proprio in vista dell’ulteriore tavolo di confronto anche con l’Anci Fvg, in programma la prossima settimana. Se si vuole archiviare la stagione dei ricorsi, parole del sindaco di centrodestra, «si tratterà di dimostrare reciprocamente la volontà di trovare una soluzione condivisa».

Con 16 favorevoli e un astenuto, il Cal ha dato parere positivo anche alla deliberazione della giunta regionale relativa al sistema premiale e sanzionatorio per l’utilizzo degli spazi finanziari, la complessa materia del patto di stabilità. Panontin ha precisato che nella delibera vengono integrati i casi di non applicabilità delle “multe”. La prolungata assenza del responsabile del servizio finanziario (come è successo in molti enti locali nel corso del 2015) per motivi non imputabili ai Comuni è stata considerata come ulteriore situazione «di natura eccezionale» da inserire nei casi in cui le penalità nei confronti degli enti che non hanno utilizzato gli spazi finanziari non devono essere applicate.

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