I soldi regionali per il canile dirottati su una scuola materna

di Piero Rauber
I cani randagi hanno già aspettato talmente tanto il loro canile comunale - benché non esista in tutta Trieste e la legge ne imponga almeno uno - che potranno certamente pazientare ancora un po’. I bambini che frequentano l’asilo Nuvola Olga di San Giovanni - da tempo in attesa di poter traslocare tra quattro mura degne di questo nome, e di uscire così dal prefabbricato stile container di fortuna allestito in via temporanea dal Comune - invece no: meritano la precedenza. Infatti mettono la freccia e si ritrovano in corsia preferenziale.
Il cambio di destinazione
Ed è proprio la corsia che prevede, amministrativamente parlando, una vera e propria conversione a sorpresa di fondi regionali vincolati (ben un milione e 200mila euro) promessi a suo tempo per l’annunciato (ma neanche iniziato) canile di Opicina, che ora vengono dirottati sulla trasformazione in struttura scolastica (altrettanto annunciata ma finanziariamente finora scoperta) dell’ex caserma Chiarle di via alle Cave. Ci vorranno due anni. Ma almeno adesso ci sono i soldi.
Le cause tecniche della scelta
La scelta è discrezionale, politica senza dubbio, ma è incoraggiata anche dalla situazione contingente squisitamente burocratica, costituita dalla necessità di dover mettere mano a una variante urbanistica sul terreno di Fernetti individuato per il canile, incastrata inoltre nella difficoltà a trovar pace con la Comunella di Opicina, che reclama la titolarità di quella particella catastale.
«Sia chiaro che non ce l’abbiamo con i cani», scherza, ma neanche tanto, l’assessore ai Lavori pubblici Elena Marchigiani. «È che invece di rischiare di perdere il finanziamento tra questioni pianificatorie e comunelle - aggiunge la Marchigiani - abbiamo individuato in tempo un’alternativa. Le scuole sono un capitolo prioritario della nostra amministrazione, nonostante gli scarsi finanziamenti regionali che si riescono a ricavare di questi tempi». L’ex assessore all’Ufficio zoofilo che aveva creduto dapprima nel project financing del canile di Opicina e poi in una installazione più contenuta nei costi, il finiano Michele Lobianco - che di recente aveva chiesto lumi sul destino dell’opera - è servito.
La Finanziaria regionale
Lo storno del milione e 200mila euro, in favore dell’edilizia scolastica e di un progetto preciso come la scuola Nuvola Olga, è sancito in un maxiemendamento di maggioranza alla Finanziaria regionale approvata proprio in questi giorni. È la terza richiesta esplicita fatta da Roberto Cosolini (il sindaco di centrosinistra succeduto a Dipiazza) ai consiglieri triestini di piazza Oberdan (specie quelli della maggioranza di centrodestra che sostiene Tondo, in testa Piero Camber) e andata a buon fine dopo la mano data al Verdi (quattro milioni) e al cimitero di Sant’Anna (un altro milione e 700mila euro). «Il finanziamento concesso al Comune di Trieste per la realizzazione del canile assistenziale intercomunale di cui all’accordo quadro Aster 11 giugno 2009 a valere sulle risorse 2008 - si legge nell’emendamento - è confermato per la realizzazione di un lotto funzionale di opere di completamento di una scuola materna in sostituzione del canile».
Il cronoprogramma
L’asilo di via alle Cave passerà anche da tre sezioni attuali, per circa 70 bambini, a quattro, il che darà la possibilità di accesso a quasi un centinaio di mini-utenti. Per il taglio del nastro se ne riparla non prima di fine 2013. La progettazione, in Comune, già c’è. Il resto però è da fare. A cominciare dall’approvazione del piano esecutivo e dalla messa in gara previo bando pubblico. Solo dopo l’aggiudicazione dell’appalto, potranno iniziare le operazioni di trasformazione della caserma in scuola per l’infanzia.
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