I sogni degli studenti che modellano barche FOTO

TRIESTE. Piccoli modellisti crescono. Sono partiti ieri al Magazzino delle Idee di corso Cavour i laboratori didattici riservati agli alunni delle scuole medie, nell’ambito di BarcolanaLab, iniziativa curata dal giornalista Leopoldo Petto. Il primo laboratorio vede i ragazzi cimentarsi nella costruzione di un modellino di un’imbarcazione, sotto lo guida di un gruppo di esperti del settore, che li conducono attraverso i segreti di un mestiere decisamente particolare, complesso ed affascinante. Poi il lavoro sarà completato a casa ed a scuola dagli stessi studenti, grazie ad un kit di montaggio creato ad hoc, composto da fogli di compensato che dovranno essere ritagliati ed assemblati. Il tutto mirato alla grande festa di sabato pomeriggio, vigilia della Barcolana, quando i modellini, ben 250 in totale, prenderanno il mare in una sorta di suggestivo varo collettivo.
Dieci le classi complessivamente coinvolte nell’iniziativa in rappresentanza di 4 istituti cittadini: Divisione Julia, Campi Elisi, Bergamas e Valmaura. Ieri ad inaugurare il laboratorio, sono stati i ragazzi della “Julia”, che hanno accolto con entusiasmo ed interesse la lezione davvero speciale. «Non è la prima volta che mi cimento in questo campo - afferma Daniel -. Mi piace costruire queste mini imbarcazioni: la passione per il mare e la vela in particolare sono una tradizione di famiglia che ho assorbito con grande entusiasmo». Affronta la sfida con determinazione ed un pizzico di timore Giulia: «Non sarà facile - spiega -. Ci vorrà molta attenzione: la mia preoccupazione maggiore è quella di non danneggiare i pezzi che andranno a comporre il risultato finale. Mio nonno ha costruito un modellino di una nave da crociera: l’ho visto lavorare e ho cercato di carpire i segreti del mestiere». Ha già le idee chiare sul suo futuro Luca: «Ho già partecipato a dei corsi di vela ed anche ad uno di modellismo - racconta -. Credo che riuscirò a portare a termine questo lavoro abbastanza agevolmente: ho una grande passione per il mare e da grande vorrei fare l’ufficiale di Marina».
Emma è reduce dalla Barcolana Young. «Durante i corsi della scuola vela ho imparato anche a costruire delle piccole imbarcazioni di carta e plastica. Il mio sogno è quello di diventare un giorno una velista professionista». Molto sicuro anche Andrej: «L’idea è bella e credo che seguendo le istruzioni ce la potrò fare facilmente. Cosa farò da grande? Il calciatore».
Tra i maestri di modellismo, c’è il progettista Federico Lenardon, che lo scorso anno ha collaborato all’iniziativa “Come nasce una barca” grazie alla quale in una settimana è stata realizzata una piccola imbarcazione in legno varata poi alla vigilia della Barcolana. «In tempi in cui domina la tecnologia e dove a farla da padroni sono pc e telefonini, è importante riscoprire le attività manuali che sono state un po’ dimenticate - spiega Lenardon -. Parliamo di un mestiere in cui servono pazienza e grande cura per i particolari: direi che i ragazzi hanno recepito bene i consigli e dimostrato la volontà di imparare». Concetti ripresi da Marinella Gorgatto, docente di scienze motorie della Divisione Julia. «In sostanza si tratta della prosecuzione ideale di quello che è stato il progetto della scorsa edizione della Barcolana - precisa -. Un modo originale per avvicinare i ragazzi al mondo del mare e della vela, attraverso esperienze di manualità e assorbimento di competenze trasversali».
Parallelamente è partito il laboratorio di archeologia, durante il quale gli studenti conosceranno le attività di scavo subacqueo legate in particolare ai significativi reperti rinvenuti nell’operazione che ha portato al recupero nel fiume Stella del relitto di una imbarcazione di epoca romana. I ragazzi, accompagnati dalle archeologhe della Soprintendenza Elena Braidotti, Patrizia Loccardi ed Ambra Betic, attraverso l’ausilio di video e materiali didattici, potranno compiere un viaggio nel tempo davvero speciale alla scoperta della navigazione fluviale in epoca romana, in quella che sarà una vera e propria simulazione della professione dell’archeologo.
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