I sindaci isontini: «Inaccettabili i tagli all’azienda sanitaria»

Duro documento dei primi cittadini e del presidente della Provincia Gherghetta che sarà votato sabato nel corso di una manifestazione: «Si integrino le risorse nella misura di 8/11 milioni»
Di Francesco Fain
Bonaventura Monfalcone-13.06.2013 Dissuasore ospedale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.06.2013 Dissuasore ospedale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Cinque richieste. Perché «è inaccettabile il taglio di 16 milioni all’Ass Isontina».

A formularle i sindaci isontini e la Provincia che, sabato, approveranno un documento nel corso dell’annunciata “assemblea allargata”. Dunque, l’azione di protesta, decisa nei giorni scorsi durante un vertice in Provincia, ha preso corpo. Il territorio vuole lanciare un segnale forte alla Regione: l’Isontino ha già dato ed è giunto il momento che siano altre province a pagare il prezzo più alto.

Il documento

in anteprima

Oggi siamo in grado di anticipare il documento pressoché definitivo: forse, verranno ancora effettuate modifiche che comunque non cambieranno la sostanza della risoluzione. Ah, dimenticavamo: l’assemblea allargata si svolgerà sabato alle 10 nell’auditorium dell’Iti Galilei. In un primo momento, era stato convocato il consiglio provinciale contestualmente alla riunione della conferenza dei sindaci: poi, si è deciso di revocarlo. «Questo - spiega il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta - per snellire al massimo i lavori. Ci saranno tre interventi: parleranno i sindaci di Gorizia e di Monfalcone, oltre al sottoscritto. I lavori saranno presieduti dall’assessore comunale al Welfare di Gorizia, Silvana Romano».

«È in atto - scrivono i sindaci e il presidente della Provincia - una riorganizzazione della sanità regionale che, in un contesto di esiguità delle finanze pubbliche, vuole migliorare la gestione delle risorse: l’obiettivo di tale riforma deve essere di garantire a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia un adeguato accesso a servizi socio-sanitari sempre più efficienti e capillari. Le risorse messe a disposizione delle Aziende sanitarie per predisporre i Piani attuativi locali e ospedalieri ammontano a 2 miliardi e 115 milioni di euro, ripartite tra le tre aree vaste, con una riduzione del 3,8% rispetto alle risorse del 2013, pari a 81 milioni di euro. L’incidenza negativa per l’area vasta giuliano-isontina è pari a 43 milioni e, di questi, ben 16 milioni riguardano l’Ass isontina nonostante la spesa sanitaria pro capite nell’Isontino sia, già oggi, di molto inferiore a quella media dell’area vasta. Appare indispensabile un maggiore coinvolgimento degli enti locali nella definizione della programmazione sanitaria dei prossimi anni, al fine di garantire una migliore gestione delle risorse e una maggiore diffusione dei servizi sul territorio».

La preoccupazione

dei sindaci

I sindaci esprimono profonda preoccupazione per la ricaduta che tale ripartizione delle risorse avrà sul destino della Ass isontina e giudicano «inaccettabile», per le ricadute negative sui servizi ai cittadini, il taglio di 16 milioni per l’anno 2014 riguardante la nostra Azienda sanitaria. Chiedono quindi che «siano quanto prima integrate le risorse dell’Azienda sanitaria nella misura di 8-11 milioni di euro; venga riconosciuto il ruolo fondamentale della Conferenza dei sindaci con possibilità di esprimere parere vincolante sulla programmazione sanitaria, tenuto conto che i primi cittadini sono i garanti della salute dei cittadini e devono poter assicurare loro prestazioni e servizi di qualità; vengano mantenute le specialità esistenti nei due ospedali di 1° livello e si proceda invece, in prima battuta, innanzitutto nella razionalizzazione e accorpamento di funzioni amministrative, e ad una centralizzazione degli acquisti al fine di ridurre gli sprechi, risparmiando risorse senza intaccare i servizi ai cittadini; siano concretizzate in tempi brevi le opportunità di collaborazione transfrontaliera in ambito sanitario, capaci di coniugare il mantenimento di servizi di qualità con la razionale gestione delle risorse; venga riconosciuto che il processo di razionalizzazione delle risorse debba necessariamente riguardare e coinvolgere concretamente anche le due cliniche universitarie regionali, nonché le Aziende ospedaliere di Trieste, Udine e Pordenone, proprio in un’ottica di eliminazione, tra e/o all’interno di tali realtà, della presenza di inutili e ben poco funzionali “doppioni”».

L’auspicio finale

di Gherghetta

I sindaci isontini e il presidente della Provincia, Gherghetta concludono: «Pur condividendo che la razionalizzazione della spesa debba passare attraverso una rivisitazione dei modelli organizzativi e gestionali per una migliore efficienza, non accetta che i ridimensionamenti debbano incidere così pesantemente sull’attività dell’Azienda isontina».

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