I sindacati: «Su 400 ditte dell’indotto Fincantieri soltanto la metà ha chiesto la cassa»

Il sindacato teme situazioni a rischio a Monfalcone. Casotto (Cgil): «Attendiamo dall’azienda l’elenco per una verifica»
Bonaventura Monfalcone-04.05.2020 Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.05.2020 Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Ci sono almeno 400 ditte dell’indotto della Fincantieri e soltanto la metà di queste finora ha chiesto di utilizzare la cassaintegrazione in deroga messa a disposizione delle aziende per fronteggiare l’emergenza della pandemia da corona virus e lo stop forzato della produzione.



È il sindacato a segnalarlo e a lanciare un grido di allarme sulle situazioni che potrebbero aver messo ancora più a rischio il già problematico mondo dell’indotto. E un campanello di allarme è risuonato lunedì scorso quando in Comune a Monfalcone si sono presentate una decina di persone, lavoratori italiani del Sud, di varie ditte che, lamentando i ritardi per l’assegno della cassaintegrazione, hanno chiesto al sindaco Anna Cisint di poter usufruire dei “buoni spesa” pensati per aiutare le famiglie in difficoltà.

Aziende Fvg, il decalogo regionale per "blindare" la ripresa: test a campione sui lavoratori
A worker and a technician wearing protective masks look at the Hall 2 of Fiera Milano City where the Lombardy region wants to set up a temporary hospital to counter the health emergency due to Coronavirus, Milan, Italy, 16 March 2020. Officials said tha the project of a temporary hospital in place of the pavilions of the Fiera di Milano on the model of those opened and now being be clesed in Wuhan, could be available within six days. Several European countries have closed borders, schools as well as public facilities, and have cancelled most major sports and entertainment events in order to prevent the spread of the SARS-CoV-2 Coronavirus causing the Covid-19 disease ANSA / MATTEO BAZZI


«Ci siamo già mobilitati per fare un giro di mail e di lettere alle aziende dell’indotto – conferma il segretario della Cgil di Gorizia, Thomas Casotto – per fare una verifica su come le diverse ditte stanno affrontando il periodo con i dipendenti, se ci sono serie problematiche e come si sono organizzate per la ripresa alla luce dei vari decreti della sicurezza e per non diffondere i contagi. L’idea è chiedere a tutte le aziende un incontro per verificare con loro come sta andando e se c’è bisogno di aiuti o interventi». Uno screening molto complicato da condurre su oltre 400 imprese di ogni tipo, ma soprattutto di ogni nazionalità.

Fincantieri a Monfalcone apre all’indotto: entro la settimana fino a 2.700 lavoratori
Bonaventura Monfalcone-24.04.2020 Deposizione corone-Stabilmento-Fincantieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


«Ci siamo allarmati quando ci siamo resi conto che solo la metà delle imprese dell’indotto hanno fatto domanda per la cassa in deroga – aggiunge Casotto – e non sappiamo se queste sono ditte estere che magari arrivavano dalla Croazia, se gli operai erano stati messi in ferie, se sono tornati a casa senza lavoro e senza ricorrere ad alcuno strumento come ammortizzatore sociale. C’è poi tutto l’annoso problema delle paghe da verificare, qualcuno potrebbe aver fatto il furbo. Per questo negli scorsi tavoli istituzionali abbiamo chiesto a Fincantieri i nomi delle ditte che entrano in cantiere per monitorare la situazione. L’azienda ha risposto che fornirà tutte le indicazioni ai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori. Attendiamo questi dati».

Riaprono i cancelli di Fincantieri a Monfalcone


Una situazione complessa anche perché le sei persone che attualmente compongono le rls sono dipendenti che rappresentano i lavoratori della Fincantieri e non quelli dell’indotto. E non c’è nessun accordo che preveda questa nuova rappresentanza sindacale. Ma che è necessaria visto che le rls sono riunite a un tavolo permanente con Fincantieri per valutare tutti problemi e le situazioni di rischio che si verificano nel cantiere dove stanno tornando tutti i lavoratori, quelli diretti e quelli dell’indotto. In questa settimana si arriverà a quota 2700 persone, dalla prossima si crescerà fino a raggiungere la quota di oltre 5 mila persone. E si amplificheranno i problemi di assembramento all’interno del cantiere. –

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