I sapori del Carso conquistano il Trentino tra gnocchi con il ragù di coniglio e costine di agnello con patate in “tecia”

TRIESTE. Dall’altipiano triestino ai monti del Trentino i piatti carsolini hanno fatto centro. Nuova trasferta per il team di “Sapori del Carso”, ospite del ristorante “Boivin” di Levico Terme. La tappa trentina del tour organizzato dall’Ures, che 17 anni fa ha dato vita a “Sapori del Carso”, la rassegna enogastronomica che coinvolge un consistente gruppo di ristoratori, produttori, commercianti e artigiani del settore agroalimentare con sede nelle province di Trieste e Gorizia, ha davvero colto nel segno.

«Con la preparazione dei menù tradizionali, delle specialità e dei prodotti tipici del Carso e della tradizione locale, si vuole concorrere alla riconoscibilità, dal punto di vista enogastronomico e più in generale turistico e culturale, del territorio, quale punto di passaggio e intersezione di diverse sensibilità, tradizioni e influssi», così il presidente dell’Ures Robert Frandolic. Il menù in Trentino (cui hanno partecipato la locanda Devetak, le trattorie El Fornel, Gustin e Veto, l’osteria Al Refolo, il ristorante Krizman, le pasticcerie Cotic e Cok, la gelateria Soban, l’agriturismo Ostrouska, le aziende agricole Sara Devetak, Antonic e Skerlj, e Natasa Cernic del Castello di Rubbia - Grad Rubije) ha spaziato dalla gelatina mignon abbinata alla vitovska all’ossocollo con kren e pinza. I primi: zuppa di asparagi bianchi e grano saraceno con tagliatelle di seppie in abbinamento alla malvasia, ma anche gnocchi di pasta lievitata con ragù di coniglio al finocchietto. Come secondo, dopo il sorbetto al sambuco, costine di agnello dorate con patate in “tecia” in abbinamento al terrano. Dopo formaggi e marmellate la torta di cioccolato “rigojanci” in abbinamento al vino passito Cadenza d’inganno 2011. Per concludere pane e dolcetti finali.—

Ri.To.

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