I residui di alluminio dei fuochi d’artificio nel mare di Sistiana
DUINO AURISINA. Ai primi tuffi del mattino hanno visto sul fondale un inedito bagliore. Un anomalo riflesso dei raggi del sole e si sono allarmati. Hanno avvisato immediatamente la Capitaneria di porto ma hanno anche provveduto a immergersi, per vedere da vicino cosa fosse a provocare quel fenomeno, scoprendo che si trattava dei residui di alluminio dei fuochi d'artificio sparati la sera di Ferragosto nella Baia di Sistiana. E' stata una mattinata molto movimentata e di forte preoccupazione quella vissuta ieri dai primi bagnanti che, nel post Ferragosto, hanno scelto lo stabilimento balneare della Caravella, nel mare di Sistiana, per trascorrere qualche ora al mare.
«Ci siamo attivati subito - racconta Pierluigi, uno dei bagnanti che ha provveduto dapprima all'esame del fondale e poi si è dedicato all'operazione di recupero - perché è come se avessimo improvvisamente trovato un mare di lattine nelle acque che solitamente frequentiamo. E' stata la buona volontà di tanti bagnanti, se le conseguenze si sono limitate a una forte preoccupazione iniziale - aggiunge - in quanto abbiamo lavorato per l'intera mattinata in modo da recuperare quanto più alluminio possibile, per evitare danni al mare». I fuochi d'artificio della notte di Ferragosto sono stati sparati dalla M.E.S.S. Fireworks, azienda padovana, con una ventennale esperienza nel settore. Non sufficiente però a intuire che le condizioni atmosferiche stavano cambiando e che al mattino il mare avrebbe potuto presentare il quadro che poi i bagnanti hanno effettivamente riscontrato nella prima parte della giornata.
Nella notte del Ferragosto c'è stata una leggera pioggia e si è alzata una brezza di terra; due elementi che hanno comportato la conseguenza del deposito dell'alluminio sul fondale, a pochi metri dalla riva, nel punto più frequentato dagli habituè della zona. «Abbiamo ingaggiato la M.E.S.S. Fireworks per salutare la notte di Ferragosto e per ricordare che sono 20 anni che la nostra società, la Srs, opera nella baia di Sistiana - spiega Sergio Fari - ma ovviamente un'azienda come quella padovana è responsabile dell'intera gestione della manifestazione, perciò anche delle conseguenze e di ciò che accade dopo gli spari. Appena abbiamo saputo dell'incidente - aggiunge - abbiamo avvisato i titolari dell'impresa veneta affinché provvedessero al recupero dell'alluminio ma, nell'attesa del loro arrivo, abbiamo anche inviato sul posto una nostra squadra, perché provvedesse con immediatezza ai necessari interventi».
L'alluminio, a contatto con l'acqua salata del mare, può modificarsi e rilasciare sostanze nocive per l'uomo. Certo, si tratta di un processo lungo, in ogni caso da evitare. «Per questo ci siamo allarmati - riprende Pierluigi - lanciando l'allarme alle competenti autorità. Fra qualche giorno - annuncia il portavoce dei bagnanti della baia di Sistiana - provvederemo per nostro conto a un ulteriore controllo, per verificare che non ci sia più alluminio sui fondali. Di certo - conclude Pierluigi - una maggiore accortezza da parte dell'azienda padovana, incaricata di allestire la notte dei fuochi, sarebbe stata indispensabile. Noi volontari ci siamo attivati spontaneamente, nell'interesse di tutti». Ora si tratterà di capire anche quali provvedimenti adotterà la Capitaneria di porto, l'autorità competente per tutto ciò che accade nelle acque del golfo.
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