I prosciutti cormonesi nell’élite nazionale

CORMONS
Una tra le dieci eccellenze culinarie del Nord Italia. Sono i prosciutti D’Osvaldo di Cormons, inseriti nella top ten dei prodotti gastronomici dei territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli da un organo d’informazione di grande spessore come “Il Sole 24Ore”.
Un articolo del giornalista Davide Paolini parla infatti della qualità della prosciutteria, non a caso da sempre uno dei siti più visitati dai turisti a Cormons. Il nome della struttura infatti è noto in Italia e all’estero ormai da anni: evidente dunque la soddisfazione della famiglia D’Osvaldo per il riconoscimento pubblico dato dal quotidiano di Confindustria. «Siamo molto contenti – racconta Monica D’Osvaldo, giovane erede dell’impresa che attualmente è guidata dal padre Lorenzo e dalla madre Lucia – l’articolo scritto dal Sole 24Ore ci riempie ovviamente d’orgoglio e rappresenta uno stimolo per un lavoro che stiamo svolgendo con passione da tanti anni». Ad iniziarlo infatti fu suo nonno Luigi nel lontano 1940: «Fu lui ad aprire l’impresa – spiega Monica – svolgendo le prime macellazioni dei maiali e cominciando così un’avventura che sta proseguendo tuttora. Abbiamo già avuto l’attenzione di diversi organi d’informazione cartacei e radiotelevisivi in questi anni, e ovviamente tutto questo ci ha fatto e ci fa molto piacere. Lo stesso Davide Paolini aveva recensito un articolo sempre sul Sole 24Ore sette anni fa nel quale parlava per la prima volta della qualità dei nostri prosciutti. Transitano frequentemente giornalisti del settore e addetti ai lavori nella nostra struttura per assaggiare i nostri prodotti: annualmente realizziamo circa duemila prosciutti, ma facciamo anche speck, pancette e guanciali. Come prosciutti proponiamo sia quelli affumicati che quelli dal sapore maggiormente dolce». La prosciutteria dei D’Osvaldo si è recentemente rinnovata come avviene in molte aziende all’avanguardia, perfezionando anche da un punto di vista strutturale l’azienda: ma oltre all’innovazione tecnologica, è la tradizione uno dei punti di forza dell’impresa di Lorenzo e Lucia D’Osvaldo. La storia dell’azienda parla infatti di come inizialmente il capostipite Luigi affumicava i prosciutti per un mantenimento migliore della carne grazie ad una particolare tecnica importata dal padre di Luigi, Giacomo, che fu commerciante di bestiame tra Austria e Ungheria. Il figlio Lorenzo prenderà poi in mano le redini dell’attività, concentrandosi nella produzione dei prosciutti durante i mesi invernali e nelle attività agricole in quelli estivi. Un anno importante per l’azienda fu il 1982, quando la produzione venne spostata nell’attuale sede, l’ottocentesca villa friulana ancora oggi base di lavoro e di vita della famiglia D’Osvaldo.
Matteo Femia
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