I presidenti Pahor e Mattarella insieme a Basovizza: trovata l’intesa per il doppio omaggio
Ieri l’ufficialità, dopo la precedente “frenata” via Twitter: il 13 luglio, giorno della restituzione del Narodni Dom, si recheranno alla Foiba e al monumento ai 4 fucilati del Tigr.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Castello di Brdo accolto dal presidente della di Slovenia Borut Pahor in occasione delle celebrazioni per il rinnovo del suo mandato presidenziale, 13 gennaio 2018. ANSA/AMMENDOLA/UFFICIO STAMPA QUIRINALE ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
TRIESTE Un tweet sul profilo ufficiale del Presidente della Repubblica Borut Pahor, apparso il 13 giugno, aveva rimesso tutto in discussione. Un altro tweet, pubblicato ieri, sempre sul profilo social del Capo dello Stato sloveno, ha chiuso il “caso”: l’omaggio alla Foiba di Basovizza, assieme al suo omologo italiano Sergio Mattarella, si farà.
L’intesa è stata resa pubblica ieri da Lubiana, che ha comunicato il programma di massima della visita a Trieste di Pahor fissata per il 13 luglio, per la cerimonia di restituzione alla comunità slovena del Narodni Dom, giornata in cui sarà affiancato dal Capo dello Stato Italiano.
Prima di recarsi al Narodni Dom, Pahor andrà con Mattarella alla Foiba di Basovizza. Sarà un momento storico: il primo omaggio da parte di un Presidente della Repubblica sloveno al luogo simbolo degli eccidi compiuti durante l’occupazione jugoslava di Trieste. Contestualmente i due Presidenti renderanno omaggio anche al monumento dedicato ai quattro membri del Tigr fucilati nel 1930 e diventati simbolo dell’antifascismo sloveno, che si trova sempre a Basovizza.
La “condizione” posta da Pahor nei giorni scorsi per recarsi alla Foiba era rappresentata proprio dalla visita comune al monumento ai quattro sloveni fucilati. All’insegna della reciprocità, dunque. Dieci giorni fa, l’accordo non era sembrato così scontato. «Si dice che quel giorno visiterei la Foiba, ma ancora nulla è deciso» aveva scritto Pahor nel tweet del 13 giugno, aggiungendo che comunque quell’omaggio non sarebbe stato possibile «senza una visita congiunta del Presidente italiano al monumento alle vittime di Basovizza (quello, appunto, dedicato ai quattro antifascisti fucilati ndr)». «Per il momento – aveva aggiunto –, rimaniamo esclusivamente con gli accordi relativi alla restituzione del Narodni Dom».
Ieri, dunque, è arrivato l’epilogo auspicato, che fa segnare un salto in avanti ulteriore nel percorso di riconciliazione portato avanti tra Italia e Slovenia. «I presidenti della Repubblica Borut Pahor e Sergio Mattarella – annuncia il comunicato pubblicato ieri sul sito internet della Presidenza della Repubblica slovena e rilanciato su Twitter da Pahor – hanno coordinato il programma di un incontro per commemorare il 100° anniversario dell’incendio del Narodni Dom. I due Presidenti parteciperanno alla cerimonia della firma di un documento a Trieste, con il quale il Narodni Dom diventerà di proprietà della comunità nazionale slovena in Italia». «Il ritorno del Narodni Dom alla minoranza slovena – prosegue la nota dell’Ufficio di Presidenza di Lubiana – sarà un atto simbolico di riconciliazione nello spirito europeo e sarà di grande importanza per le relazioni future tra Slovenia e Italia».
Quindi, ecco la parte più attesa: «Prima dell’evento principale del ritorno del Narodni dom agli sloveni – precisa il comunicato –, Pahor e Mattarella hanno deciso di deporre corone di fiori al monumento ai “Martiri di Basovizza”, dedicato ai quattro sloveni fucilati, condannati a morte dal regime fascista, e al “Sacrario dedicato ai martiri delle foibe”. Si tratta di due luoghi simbolo di grande importanza per entrambe le comunità nazionali che vivono nell’area».
Sul doppio omaggio che avverrà il 13 luglio si è espresso ieri anche il Primo Ministro sloveno Janez Janša, sempre ricorrendo a Twitter. Secondo Janša si tratta di «un importante atto di riconciliazione, un passo necessario verso la pace e la convivenza» ha scritto nel suo tweet aggiungendo gli emoji con le bandiere slovena e italiana. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video