I pensionati del Fvg tra i più “ricchi” d’Italia ma il 3% ha solo la minima
TRIESTE Ventimila euro lordi all’anno. È quanto percepisce in media un pensionato del Friuli Venezia Giulia, stando ai dati Inps relativi al 2018. La somma fa dei nostri pensionati i quarti meglio pagati fra le diverse regioni italiane, con Trieste addirittura terza provincia in Italia dietro Milano e Roma. Ma il Fvg deve fare allo stesso tempo i conti con il fatto che tre over 65 su cento percepiscono ogni mese l’assegno sociale e che un terzo dei pensionati vive con meno di mille euro lordi.
Sul fronte delle buone notizie, l’elaborazione dell’Ires racconta che rispetto al 2017 i redditi pensionistici dell’anno scorso sono cresciuti di 516 euro, portandosi a 20.001 euro lordi, contro una media nazionale di 18.329. Il Fvg è quarto in Italia dopo Lazio (20.957), Lombardia (20.264) e Liguria (20.203). Situazione ben diversa dai territori del Sud, se si pensa che Calabria e Basilicata si distinguono in negativo, per importi medi inferiori ai 16 mila euro.
Guardando alle province, quella di Trieste è prima in regione con 22.302 euro e terza in Italia, dopo Milano e Roma, rispettivamente con 22.573 e 22.354 euro. Per quanto riguarda la classifica del Fvg, al secondo posto si piazza la provincia di Gorizia con 20.770 euro (settima a livello nazionale), terza quella di Udine (31esima in Italia) e quarta quella di Pordenone (37esima).
I valori sono frutto della media di tutti i tipi di pensione, da quella di vecchiaia a quella di invalidità, passando per le forme di indennità e assistenza: assegni che possono essere cumulati a seconda delle situazioni individuali, se si considera che un pensionato su tre percepisce in Italia più di un trattamento e che in Fvg le pensioni emesse ogni mese sono 511 mila ma i pensionati si fermano a 355 mila.
La sperequazione fra redditi maschili e femminili si riverbera anche sui trattamenti di quiescenza. Le pensioni delle donne sono inferiori mediamente di un terzo rispetto a quelle degli uomini: 16.500 euro lordi contro 23.900, anche a causa della più discontinua partecipazione femminile al mercato del lavoro. Non a caso, le donne sono più frequentemente titolari di assegni sociali. E se soltanto l’8,7% dei pensionati supera i 3 mila euro di assegno lordo, ci sono ben 100 mila persone (il 28,2% del totale) che risponde di un reddito mensile che è inferiore ai mille euro lordi. Una percentuale che in quest’ultimo caso diventa del 37,8% nel caso delle donne.
Peggio di tutti va a chi percepisce l’assegno sociale, volgarmente chiamato “minima” e rivolto a chi non è riuscito a maturare il diritto alla pensione durante l’età lavorativa. In Fvg lo percepisce il 3,1% dei residenti italiani e stranieri sopra i 65 anni e in condizioni economiche disagiate. Anche in questo caso il requisito anagrafico è stato progressivamente innalzato: nel 2012 l’età minima era di 65 anni e, a partire dal primo gennaio di quest’anno, i richiedenti devono avere almeno 67 anni. Nel 2018 gli assegni sociali erogati in Fvg sono stati 9.824, con un importo medio di 445 euro per 13 mensilità. A livello nazionale la nostra è una delle regioni dove l’incidenza è più bassa: ai primi posti ci sono Sicilia e Campania con valori superiori al 12%. Pordenone, in particolare, con un rapporto pari al 2,6% è tra le 13 province italiane dove tale strumento di sostegno al reddito è meno diffuso.
A livello comunale i valori più elevati si registrano prevalentemente nei piccoli comuni montani e delle Valli del Natisone. Dolegna del Collio è invece l’unico comune del Fvg in cui non risultano erogati assegni sociali. Tra i centri di dimensioni maggiori spicca Udine, con un’incidenza superiore al 4%: un dato superiore a quello rilevato nelle aree montane prese nel loro complesso e anche agli altri comuni capoluogo. —
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