I parroci di Duino e Sistiana salutano i fedeli dopo 30 anni

Dal 14 settembre la nuova “unità pastorale” da Aurisina al Villaggio del Pescatore Don Giorgio continuerà a dire messa da “vice”, don Ugo tornerà nella sua Capriva

DUINO AURISINA

Due sacerdoti storici, don Ugo Bastiani e don Giorgio Giannini, che lasciano i rispettivi incarichi di parroci, dopo una lunghissima esperienza sul territorio. L’accorpamento tra le parrocchie di San Marco Evangelista del Villaggio del Pescatore, San Giovanni Battista di Duino, San Rocco di Aurisina e San Francesco d’Assisi di Sistiana. La nomina di don Fabio La Gioia, attualmente parroco della chiesa del Villaggio del Pescatore, quale responsabile della nuova “unità pastorale”. È una vera e propria rivoluzione organizzativa quella che diventerà realtà a partire dal prossimo 14 settembre nel Comune di Duino Aurisina, area che, per la chiesa, fa parte dell’Arcidiocesi di Gorizia e del Decanato di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Duino.

A prendere questa importante decisione è stato l’arcivescovo di Gorizia Carlo Redaelli. È noto che la chiesa in generale sta vivendo una fase in cui le vocazioni non sono numerose come un tempo, mentre i compiti pastorali stanno diventando sempre più complessi, anche in conseguenza dei mutamenti in atto nella società. A tutto questo va aggiunto il tema dell’invecchiamento del clero. Ecco dunque nascere la struttura della cosiddetta “unità pastorale” con le quattro chiese del territorio, affidate a don La Gioia, che però potrà continuare ad avvalersi della collaborazione di don Giannini.

«Lascio l’incarico di parroco – spiega quest’ultimo – ma continuerò a vivere nella casa parrocchiale di Duino, a due passi dalla chiesa del Santo Spirito, all’ombra del castello dei Torre e Tasso. Si sta avvicinando il traguardo degli 80 anni – aggiunge – e purtroppo ho più di qualche acciacco. L’arcivescovo ha giustamente deciso di affidarsi a forze giovani, ma io continuerò a collaborare, celebrando le messe a Duino, in italiano e in sloveno, come ho sempre fatto in quasi 30 anni di presenza qui».

Persona dai molti interessi, laureato in Scienze naturali, scalatore di buone doti («sono salito più volte sulle vette delle Dolomiti e delle Alpi carniche»), ex componente del coro di Barcola, don Giorgio è orgoglioso delle sue origini triestine. «Nel corso della mia vita ho imparato tante cose, anche a celebrare le messe in tedesco e in inglese a favore dei turisti – sottolinea – e continuerà a fare del mio meglio anche se l’età oramai mi condiziona». Come parroco, don Giorgio ha avuto fra le sue competenze anche la gestione della chiesa di San Giovanni di Duino, attualmente chiusa.

Diverso è il discorso per don Bastiani, a sua volta sacerdote capace di coniugare con l’attività pastorale impegni nel sociale, a fianco dei fedeli. Per lui, trasferito dal 14 settembre a Capriva, sua cittadina natale, per collaborare con il parroco del posto, sarà un gradito ritorno a casa, dopo 36 anni di esercizio a Borgo San Mauro, Sistiana e Aurisina. —



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