I mobili da rottamare? Li butto in via Boccaccio
Si cambia casa, si va ad abitare in un altro appartamento. Ma cosa fare dei vecchi mobili, delle scrivanie, dei materassi che ora non servono più? Il trasloco è sempre un’operazione complicata soprattutto se ci sono da eliminare pezzi di mobilio vecchio e che nessuno vuole. Ora sembra che le ditte che si occupano forse di ristrutturazioni, oppure - chissà - gli stessi proprietari degli appartamenti, il problema l’abbiano risolto. E non da oggi. Basta passare per via Boccaccio, soprattutto all’inizio della settimana, per rendersi conto che il modo scelto è dei peggiori anche perchè viene messo sul conto di tutti i cittadini. E dell’immagine della città “a vocazione turistica”.
Computer, televisioni, armadi, letti e persino piante e fiori d’appartamento in vaso ancora vive buttati li sul marciapiede a ridosso dei cassonetti. Succede da tempo quasi ogni fine settimana, ma negli ultimi mesi il fenomeno si è ripetuto con più insistenza. Visto che chi dovrebbe vedere gira la testa dall’altra parte. Non è che nelle altre zone della città non si verifichino casi del genere, ma non con questa frequenza e con tanta quantità di materiale. In questo caso di tratta di veri appartamenti “ripuliti”. Una discarica a cielo aperto.
Ogni fine settimana è la stessa musica in via Boccaccio. Di sera tardi, il venerdì o il sabato quando ormai nessuno più controlla buona parte della città e ognuno si sente autorizzato a fare ciò che vuole.
Questi signori (si fa per dire) arrivano con furgoni, scaricano tranquillamente sul marciapiede e se ne vanno. Bastano pochi minuti. Le denunce dei residenti all’Urp del Comune, ai vigili urbani, all’Acegas, ai gruppi ambientali finora non sono servite a niente. Grazie della segnalazione, controlleremo, interverremo, deve rivolgersi a un altri uffici... Queste le risposte. Il martedì o il mercoledì passa il furgone dell’Acegas che carica tutto. Fine della discarica, in attesa del prossimo deposito che arriva poi puntualmente alcuni giorni dopo.
Qualcuno di via Boccaccio (e dintorni) aveva proposto anche l’installazione di telecamere per individuare i responsabili di tanto scempio. Oltretutto, fanno notare i residenti, il mobilio occupa tutto il marciapiede e impedisce ai pedoni di passare, i quali poi devono attraversare o continuare sulla strada con il pericolo di essere investiti da auto o moto. Una situazione critica che ora gli amministratori sono chiamati a risolvere.
Sulla questione sono ora intervenuti anche i due consiglieri circoscrizionali del Pdl, Roberto Dubs e Alberto Polacco, sollecitati dai residenti, che annunciano un’interrogazione e un intervento alla Quarta circoscrizione. «Presenteremo un’interrogazione - affermano i due rappresentarti del Pdl - per capire come mai nessuno sia ancora intervenuto per bloccare lo scarico abusivo di via Boccaccio. Prima di chiedere ai triestini di cimentarsi nella raccolta differenziata o nella coltivazione degli Orti urbani dell’assessore Laureni, bisognerebbe agire con fermezza per sanare queste situazioni di degrado. Situazioni che purtroppo si registrano in molte zone della città anche con un’evidente danno d’immagine per la vocazione turistica di Trieste».
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