"I maghi mi hanno rovinato, rivoglio i miei 200mila euro"

Trieste. Paolo Pasini ha citato per danni Otelma e altri tre operatori dell’occulto ai quali si era rivolto per guarire. Martedì davanti al giudice Sergio Carnimeo è stata celebrata la prima udienza, rinviata poi al 13 luglio
Mago Otelma
Mago Otelma
Ha citato per danni davanti al giudice civile quattro maghi che negli anni gli hanno rovinato la vita: oltre 200mila euro più interessi e spese legali. È questo il conto che Paolo Pasini, 45 anni, triestino, ha presentato al mago Otelma, all’anagrafe Marco Belleli, genovese di 60 anni; al mago Noel, nato come Italo Bonsignore, 62 anni, di Genova anch’egli; a Raquel Diaz, 67 anni, esperta di magia nera brasiliana, residente a Piacenza; e infine a Franco Friuli, 61 anni, noto col nome d’arte di Aleff, residente a Udine.


Ieri davanti al giudice Sergio Carnimeo - Pasini era assistito dall’avvocato Alberto Kostoris - è stata celebrata la prima udienza, rinviata poi al 13 luglio. I quattro citati non si sono presentati, e nemmeno i loro avvocati.


Il conto di 200mila euro nasce dalla sentenza pronunciata dalla Cassazione, che ha confermato la sentenza di secondo grado a carico dei quattro maghi ai quali Pasini si era rivolto in un momento di particolare crisi della propria vita. Tra l’87 e l’88 l’uomo aveva bussato ai quattro operatori dell’occulto per tentare di guarire una serie di problemi di carattere neurologico e forse psichiatrico che la medicina tradizionale non era riuscita a sconfiggere. «Sento le voci» aveva detto Paolo alla madre, che aveva assistito anche ad alcune delle cure e dei riti imposti al figlio, compreso un tentativo di ”bonificare” la casa dove i due vivevano, asseritamente infestata dal malocchio.


Per far questo in quegli anni e nei successivi erano state pagate cifre da capogiro per le varie visite. Ma Pasini non era - prevedibilmente - guarito: era peggiorato. E la vicenda dal piano della magia si era spostata via via su quello della giustizia fino ad arrivare alla Cassazione. Gli operatori dell’occulto erano stati condannati per circovenzione di incapace e la pena era stata condonata. Ma dopo anni e anni di udienze e la soddisfazione della sentenza, Pasini si è trovato praticamente rovinato dal punto di vista economico. «Ho dovuto vendere una casa a Lignano e un appartamento in città. Poi ho usato i soldi che mio padre mi aveva lasciato. E ora non ho più nulla», aveva dichiarato all’indomani della sentenza penale. E adesso arriva il conto a carico dei quattro maghi.

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