I ladri entrano dal retro, nuovo colpo al negozio di bici a Trieste

TRIESTE Furto al “Ones Moving”, il negozio di vendita e noleggio bici di via Trento 1. I ladri hanno asportato l’intera cassa. Dentro erano custoditi i soldi con cui il trentacinquenne Bernardo Zerqueni, il titolare, avrebbe dovuto far fronte a una serie di spese ordinarie. Marco, l’addetto del negozio, ha riferito di essere stato distratto da due ragazze che si sono presentate nel negozio con tre bambini e hanno chiesto delle informazioni sulle bici, come fa in genere ogni cliente.
«Nel frattempo i bambini salivano sulle bici e correvano in zona creando trambusto... come se fossero istruiti a comportarsi così», racconta ancora l’addetto: «Ovviamente le mie sono solo supposizioni». Intanto, proprio in quei minuti, i ladri hanno fatto irruzione dall’ingresso secondario del negozio, quello che dà su via Machiavelli e che non è accessibile ai clienti. Hanno forzato la porta e un cassetto in cui c’era la cassa con il denaro.
«Mi sono reso conto del furto pochi secondi dopo che le due ragazze se ne sono andate», spiega Marco. «Ho notato che la porta secondaria era spalancata e che la cassa non c’era più. A quel punto ho pensato che quelle due giovani avessero inscenato un finto interesse per le bici esposte nel locale con il solo intento di distrarmi. Quindi mi sono fiondato fuori dal negozio per tentare di ricorrerle. Le ho raggiunge invitandole a tornare indietro e informandole che avevo chiamato i carabinieri. E non hanno opposto resistenza».
Sul posto sono così intervenuti i militari dell’Arma, che hanno chiesto le generalità delle due giovani. «Avranno avuto circa 30 anni, credo che fossero triestine perché non è la prima volta che le vedo in giro», precisa l’addetto: «Alla presenza dei carabinieri le due giovani hanno però iniziato a insultarmi. Lo hanno fatto non appena i militari hanno domandato le loro generalità». Le telecamere installate in via Machiavelli all’esterno del palazzo dovrebbero comunque aver ripreso i ladri.
Non è la prima volta che il negozio è vittima dei ladri. Già nell’agosto dell’anno scorso era stata sottratta una bici di circa 4.500 euro.
«In un momento del genere per un’impresa come la mia questa è una mazzata», commenta Zerqueni. «Non ci sono turisti, ci sono pochi clienti. Per tenere aperto mi sono indebitato. Per un gesto così rischio di chiudere. Dobbiamo proteggerci da questi criminali».—
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