I Kinemax di Gorizia e Monfalcone perdono 6.000 biglietti, 21 dipendenti a casa

Le sale cinematografiche isontine, chiuse fino a domenica a causa del coronavirus, iniziano ad accusare il colpo e a farsi due conti in tasca sulle potenziali perdite economiche
Il Kinemax di Monfalcone vuoto
Il Kinemax di Monfalcone vuoto

MONFALCONE I Kinemax di Gorizia e di Monfalcone, chiusi fino a domenica a causa del coronavirus, iniziano ad accusare il colpo e a farsi due conti in tasca sulle potenziali perdite economiche. Non sono solo gli incassi legati ai film in sala ad essere il problema, anche se si parla comunque di circa 5-6000 biglietti stimati in meno in una settimana, considerando le due realtà gestite da Transmedia nell’Isontino. Il tutto avviene infatti in un periodo tradizionalmente fortunato per il settore che, in genere, riserva diverse interessanti uscite in questa coda della stagione invernale. Sono vari i film che sono stati rimandati dai distributori a data da destinarsi, come “Volevo nascondermi” con Elio Germano nei panni del pittore Ligabue e “Si vive una volta sola”, con Carlo Verdone. L’elenco in realtà è molto più lungo.

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A ricordare i due titoli è anche Giuseppe Longo, direttore di Transmedia che, nell’occuparsi dei due cinema, deve tener conto delle prese di posizione della categorie che sono a capo del comparto cinema, del Governo e della Regione, pur aspettando con fiducia l’evolversi della situazione. «Da noi non vengono rimandate solo le uscite italiane ma anche le iniziative locali, come ad esempio la rassegna di cinema in tedesco che doveva iniziare lunedì, quella in corso del cinema d’autore e le proiezioni speciali per il Carnevale. Restiamo in attesa di capire cosa succederà e gli eventuali provvedimenti che verranno presi, ma vedo che ci si sta muovendo su più fronti in modo coeso per aiutare il settore. Certo, se si va oltre a una settimana di stop sarà un disastro».

Longo menziona quindi il recente incontro tra l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, con il presidente di Agis Triveneto, Franco Oss Noser, da cui è scaturito un comunicato dove si chiede di «valutare l’impatto economico delle chiusure di teatri e cinema a seguito dell’emergenza Covid-19 ed avviare un tavolo bilaterale permanente fino alla conclusione di questo momento di crisi». Per Longo qualcosa verrà sicuramente fatto per fronteggiarlo «ma intanto il Kinemax ha 21 dipendenti a casa. Rimaniamo tutti in attesa ma il danno intanto c’è».


Un problema che interessa in modo diverso le due cittadine. I maggiori introiti di solito sono quelli registrati al Kinemax di Monfalcone durante il fine settimana, dove in media si staccano 3000 biglietti a weekend; 600 invece quelli che si contano a Gorizia nello stesso arco temporale. Il Kinemax di Monfalcone rinuncia, in questi giorni, anche alla cessione di uno spazio a pagamento destinato ai bambini. Generalmente le famiglie lo affittano per i compleanni e altre feste. Una lunga lista di servizi e disservizi che, si spera, si estinguerà insieme all’emergenza in corso. –


 

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