I grillini scoprono Bruxelles grazie al tour gratis di Zullo

In 55 accolgono l’invito dell’europarlamentare, ma c’è chi critica e rimane a casa Fondi dell’Ue per il biglietto aereo più un rimborso forfettario di 100 euro ciascuno
La sede del Parlamento Europeo a Bruxelles
La sede del Parlamento Europeo a Bruxelles

Si chiamano visite guidate ma sono qualcosa in più di un semplice giro turistico. I deputati europei, infatti, hanno la possibilità di ospitare dei visitatori per far conoscere luoghi e meccanismi del Parlamento Europeo ma anche di partecipare a incontri tematici o stringere accordi su questioni specifiche. Un’opportunità che viene anche rimborsata dall’istituzione comunitaria in maniera forfettaria con 100 euro ciascuno per vitto e alloggio a cui si aggiunge una cifra per il viaggio aereo in base alla provenienza del visitatore.

Nei giorni scorsi il deputato europeo Marco Zullo, esponente del Movimento 5 Stelle eletto per il Friuli Venezia Giulia nella Circoscrizione Nordest, ha organizzato una tre giorni di visita coinvolgendo una cinquantina di partecipanti. L’invito, inviato verso la fine di ottobre, inizialmente è stato indirizzato ai “portavoce” grillini (gli eletti nelle varie assemblee locali, oltre a quella regionale), ma poi l’iniziativa si è estesa anche ad alcuni attivisti che hanno partecipato all’iniziativa. Ogni parlamentare europeo ha la possibilità di portare negli uffici dell’assemblea 110 persone all’anno ma per il 2014, essendo la legislatura partita a metà anno, la “quota” è stata per l’appunto dimezzata a 55. «È un’occasione interessante perché ci consentirà di far conoscere, seppure in poco tempo, pregi e difetti della macchina europea. – scriveva Zullo nella mail mandata a consiglieri regionali e comunali - Questo primo invito è rivolto principalmente a chi ricopre un ruolo di amministratore pubblico, ma è mia intenzione rivolgermi anche ai cittadini che si adoperano per la tutela del Bene Comune e alle scuole, quindi la prossima visita sarà destinata principalmente ad attivisti e cittadini che desiderino visitare dal vivo il Parlamento Europeo e conoscerne i meccanismi».

Grillo taglia le europaghe, Zullo si allinea
L'eurodeputato M5S Marco Zullo con Beppe Grillo

Alla visita non hanno preso parte i consiglieri regionali né i consiglieri triestini, evidentemente impegnati in altre attività sul territorio. E l’iniziativa non ha mancato di creare qualche malumore, legato all’ormai nota polemica delle rendicontazioni dei parlamentare europei, additati da più parti come “privilegiati” rispetto ai colleghi italiani e regionali. Qualche attivista non ha mancato di sottolineare l’inopportunità della visita (definendola “gruppo vacanze di Zullo”) e anche all’interno del Movimento non tutti hanno approvato l’iniziativa, trattandosi di soldi pubblici che si potevano non spendere organizzando dibattiti e interventi con le tecnologie tanto in voga tra i grillini. Divergenze che riguardano soprattutto il pordenonese, area di rifermento dell’eurodeputato a 5 Stelle, dove è in atto una battaglia intestina nel Movimento. Ma a difendere la tre giorni di visita guidata è lo stesso Marco Zullo attraverso il suo sito web. «Sono stato raggiunto a Bruxelles da alcune decine di portavoce e attivisti, che hanno potuto prendere contatto direttamente con ambiente e organismi con i quali quotidianamente mi confronto come portavoce al Parlamento europeo. – scrive Zullo - Utilizziamo le risorse messe a disposizione dall’Europa per fare informazione pubblica con i cittadini per i cittadini, per far emergere quello che funziona bene a Bruxelles e che può diventare buona pratica, e quello che invece proprio non va, e che bisogna dunque impegnarsi a provare a cambiare. Portiamo i cittadini all’interno delle istituzioni (in questa prima fase prevalentemente i portavoce eletti nei consigli comunali) diffondendo la consapevolezza del funzionamento degli organismi europei». Spiega ancora il parlamentare europeo: «I cittadini arrivati a Bruxelles hanno partecipato a un incontro sull’agricoltura sostenibile e a un focus sui fondi europei destinati agli enti locali».

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