I grillini pronti a candidare una donna per il Municipio

Prima ipotesi targata M5S: Paola Sabia, 30 anni, architetto. Patuanelli: «Ha tutti i requisiti, per lei un ottimo risultato alle regionali. Ma la priorità è il programma»
Beppe Grillo a Trieste per la campagna elettorale delle regionali 2013
Beppe Grillo a Trieste per la campagna elettorale delle regionali 2013

Operazione 2016 a cinque stelle: i grillini di Trieste si sono messi in moto sul percorso che porta alle amministrative del prossimo anno. Il loro candidato sindaco? La scelta passerà «per il portale nazionale», ricorda il metodo Paolo Menis, capogruppo del movimento in Consiglio comunale. Primarie via web, in sintesi. Chi si proporrà? Per ora circola un solo nome nell’ambiente di M5S, quello di una donna, architetto, già in corsa alle scorse regionali (in cui ha sfiorato l’ingresso nell’aula di piazza Oberdan): si tratta della trentenne Paola Sabrina Sabia, da anni attivista con i 5 Stelle. «Potrebbe essere un candidato sindaco con i requisiti giusti - osserva l’altro consigliere comunale grillino in carica, Stefano Patuanelli -: ha esperienza di militanza nel movimento, ha conseguito un ottimo risultato alle elezioni regionali 2013. Per noi comunque i nomi vengono dopo il programma - osserva -: nelle ultime riunioni si è parlato delle amministrative. La ricostituzione dei gruppi di lavoro tematici è già iniziata». La diretta interessata non si sbilancia perché «prima di tutto c’è il programma - afferma decisa -. Abbiamo cominciato a organizzare i gruppi di lavoro e a riattivare le conferenze tematiche. Sui nomi - conclude Sabia - prima faremo una selezione e poi sarà la base a decidere».

Paola Sabrina Sabia
Paola Sabrina Sabia

Nessuna ripercussione intanto, assicura Menis, a livello di seguito locale dopo le uscite da M5S dei parlamentari triestini Aris Prodani e Lorenzo Battista: «Qui a Trieste nessuno ha detto di volerli seguire. Fra gli attivisti che si riuniscono ogni settimana - aggiunge il capogruppo in Comune -, e siamo una ventina, non ci sono defezioni». «Ora avremo altri parlamentari, alla Camera e al Senato, che eletti in territori diversi difenderanno il nostro», sintetizza Patuanelli. La strada dei grillini verso il 2016 non sarà costellata da alleanze politiche, in coerenza con quanto fatto sin qui: «Di certo non con liste o espressioni locali di partiti nazionali - conferma Menis -. Eventualmente con qualche forza civica». Ma, con tutta evidenza e guardando al passato, senza sconti sulle fondamenta del programma. Anche Menis e Patuanelli lavoreranno alla campagna elettorale, non saranno però protagonisti in lista: «Le nostre regole - prosegue Patuanelli - prevedono un massimo di due mandati. Potrei quindi ricandidarmi nel 2016, ma non ho intenzione di farlo sia per la mia attività professionale sia per ragioni personali. Penso inoltre che la curva dell’impegno decresca nel tempo: è giusto siano altri a rappresentarci in Comune. Certamente sia io sia Menis supporteremo i nostri consiglieri eletti». «Neppure io mi ricandiderò - osserva dal canto suo Paolo Menis -, è corretto vi sia un ricambio e ho bisogno di staccare per approfondire dei temi che mi interessano. In ogni caso continuerò sicuramente a dare una mano».

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