I gioielli di Stroili Oro in 370 negozi nel mondo e sulle piattaforme web

È il primo retailer italiano nel settore della gioielleria commerciale. Vanta numeri da capogiro - 217 milioni di fatturato nel 2016, 370 store a gestione diretta e 1.000 rivenditori, oltre 1.800...

È il primo retailer italiano nel settore della gioielleria commerciale. Vanta numeri da capogiro - 217 milioni di fatturato nel 2016, 370 store a gestione diretta e 1.000 rivenditori, oltre 1.800 dipendenti – realizzati a partire dalla piccola Amaro. Porta della Carnia dove il miracolo Stroili Oro è nato e da dove continua a crescere macinando risultati che ne fanno – ormai da anni – il primo retailer italiano della gioielleria. Primo a fronte di big come Damiani, Unoaerre e Pomellato. Nella classifica dei Top ten vengono tutti dopo. Una bella soddisfazione per la Carnia, che a Tolmezzo ha visto l’azienda nascere – era il 1987 –, dall’iniziativa imprenditoriale di Sergio Stroili, e ne ha poi seguita passo dopo passo la crescita. Realizzata no stop, nella vicina Amaro, dove il fondatore ha trasferito l’attività nel 2005. La politica del gioiello accessibile a tutte le tasche all’epoca era per Stroili già un marchio di fabbrica. Avviato prima vendendo gioielli e orologi di altri brand per poi passare via via a una percentuale sempre maggiore di prodotti a marchio proprio. Lanciati nel 2009 e cresciuti nel tempo fino a superare il 70% delle vendite nei negozi che sono divenuti la celebrazione, fisica, del brand carnico. Entrando negli store, aperti in particolare all’interno di centri commerciali e centri storici, le proposte pensano a ogni tasca e occasione. Si va da bijoux di poche decine di euro a gioielli che ne costano diverse migliaia. Dai piccoli presenti ai regali impegnativi.

Stroili ne ha per tutti e punta sulle emozioni. Specie nella comunicazione che è divenuta segno distintivo della maison di Amaro. Dal sito internet alla pubblicità. Il volto scelto per l’ultima campagna è quello dell’ex velina Melissa Satta, che sullo schermo interpreta per Stroili una donna mutevole nello stile e negli stati d’animo. Elegante, ribelle, innamorata. “Voglio tutto” è il claim. Stroili obbedisce, risponde ai desiderata femminili con collezioni costantemente rinnovate, moderne e classiche, cheap o meno. Come da mission: per tutte (le tasche). Sopratutto italiane, nonostante nel 2016 l’azienda sia passata dalle mani del fondo di Andrea Bonomi a quelle della holding Thom Europe: «La partnership forte con Investindustrial e i suoi coinvestitori, lunga oltre dieci anni, ci ha guidato durante un periodo di mercato molto difficile e ha trasformato la nostra azienda da retailer locale in leader italiano della gioielleria, con una base di clienti globale – aveva detto in occasione del passaggio di mano Maurizio Merenda, amministratore delegato di Stroili dal 2008 -. Siamo diventati un’azienda migliore, con un brand più forte e con quote di mercato in crescita (42,2%)». Anche grazie all’acquisizione, messa a segno l’estate scorsa, della catena di gioiellerie “È oro” (29 punti vendita a gestione diretta e 142 dipendenti), già controllata da Mercatone Uno. Ancora l’Ad: «D’ora in poi potremo contare, per accelerare la crescita, sul savoir-faire e sugli strumenti innovativi dei team di Thom Europe, in particolare in relazione allo sviluppo dell’offerta e-commerce». Sito totalmente rinnovato, dinamico, di agile consultazione. Interattivo. Con un semplice configuratore sul web ci si può fare il gioiello. Ennesima offerta di un gruppo dinamico, capace d’intuire necessità, di cavalcare tendenze. Così era ed è rimasto Stroili oro, anche dopo l’ingresso nel colosso Thom Europe che vanta insegne quali Histoire d’Or, Marc Orian, TrésOr, Franco Gioielli e Oro Vivo. Con il gruppo friulano è divenuto il primo gioielliere d’Europa. Giro d’affari: 620 milioni di euro. Punti vendita: oltre mille. Dipendenti: più di 5 mila.

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