I frati francescani danno l’addio alla chiesa di piazzale Rosmini a Trieste
TRIESTE La notizia era già trapelata, ma ora è diventata ufficiale: domenica 29 settembre 2019 i frati francescani lasceranno la chiesa della Madonna del Mare di piazzale Rosmini. La triste comunicazione è stata data ieri ai fedeli dal parroco, frate Andrea Tommasi che, alla fine di ogni messa, ha invitato i fedeli a sedersi sui banchi per ascoltare l’annuncio. «È una decisione non facile e parecchio sofferta, ma obbediamo agli ordini superiori», ha spiegato. Parole che hanno spiazzato i fedeli, dispiaciutissimi nell’apprendere dell’imminente addio dei frati minori. «La parrocchia - ha concluso - verrà messa nelle mani del vescovo, Giampaolo Crepaldi».
Il motivo dell’allontanamento? La necessità di rivedere la distribuzione dei frati all’interno di conventi e monasteri sempre più vuoti a causa della crisi delle vocazioni e dell’aumento dell’età media dei consacrati. Basta pensare che, da maggio del 2016, sono deceduti addirittura 81 religiosi a fronte di solo 5 nuovi ingressi.
Una crisi che, come noto, interessa anche i sacerdoti. E anche per questo ogni nuova vocazione viene accolta con particolare gioia dalla comunità cattolica cittadina, che si prepara ad accogliere a breve don Daniele Vascotto, che sarà nominato sacerdote dall’arcivescovo sabato prossimo alle 17 a San Giusto. Il giovedì successivo il neo prete celebrerà la sua prima messa proprio nella chiesa della Madonna del Mare, dove hanno mosso i loro primi passi nella fede e si sono sposati i genitori Giuliana e Roberto (quest’ultimo mancato alcuni anni addietro).
Tornando ai frati minori, va detto che lasceranno un ricordo indelebile nei parrocchiani, che hanno imparato ad apprezzarne la disponibilità e l’impegno, e che rammentano con particolare affetto i religiosi scomparsi negli ultimi anni: fra Teodoro, morto nel gennaio 2008, fra Dario (gennaio 2012), nel marzo di un anno dopo fra Cherubino e nel dicembre 2013 fra Gildo. La comunità religiosa dei fedeli aveva recentemente festeggiato l’85.mo anniversario della presenza nel quartiere e il 65.mo della benedizione dell’edificio cristiano.
La famiglia francescana non lascia peraltro solo piazzale Rosmini ma anche il famoso santuario di Barbana, nella laguna di Grado, il monastero di Carpi in provincia di Modena e altre. Vuoti che dovrebbero essere colmati successivamente con l’intervento di altre confraternite (per piazzale Rosmini si è ipotizzato l’intervento degli appartenenti ad un altro istituto religioso che si rifà alla Madonna di Fatima). «Diciamo che la parrocchia “cambia gestione” - ha affermato Tommasi -. Ma tutto ciò che ruota attorno alla cura delle anime rimarrà. È comunque con profonda gratitudine e fede che dobbiamo guardare al futuro, senza vivere di rimpianti, ma con un rendimento di grazie al Padre: coraggio fratelli -ha detto - . Tutto si trasforma!». —
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