I democratici del Fvg in caduta libera si aggrappano alla “roccia” Spitaleri

TRIESTE Da Antonella Grim a Salvatore Spitaleri. All’unanimità l’assemblea regionale del Pd, riunita ieri nel tardo pomeriggio a Udine nella sede di via Joppi, trova nel presidente del partito il successore della segretaria triestina costretta al passo indietro dal tonfo elettorale delle elezioni politiche, l’ennesima frenata dem dopo i trionfi del 2013 e del 2014.

Niente congresso, quello verrà dopo le regionali. Spitaleri sale alla guida di un partito tramortito dal voto del 4 marzo, ma convinto di avere ancora una chance. Un’ultima spiaggia in cui giocarsi tutto, senza risparmio. Di qui il totale appoggio al candidato individuato già da mesi, Bolzonello. «Sergio non è Renzi. Rimbocchiamoci le maniche: serve coraggio e bisogna crederci», sintetizza Caterina Conti. Una voce orlandiana, rappresentante dei Giovani, ma il distacco dall’ex segretario è operazione in atto anche da alcuni renziani della prima e dell’ultima ora.

Si volta pagina, dunque. Con un candidato che cercherà di dimostrare discontinuità e di recuperare in extremis la sinistra. E con un segretario di garanzia che convince tutti i territori. La richiesta a Spitaleri di condurre il partito regionale sino ai congressi viene espressa non a caso dai quattro segretari provinciali per voce del triestino Giancarlo Ressani: «La scelta più saggia e coerente è affidare la gestione del partito a una persona come Spitaleri, che lo conosce profondamente, oltre ad avere una comprovata esperienza e competenza».

A un certo punto pare che nella partita possa inserirsi il deputato uscente, non rieletto, Paolo Coppola. Ma è solo la proposta di qualche supporter, il diretto interessato si tira fuori in fretta. La risposta di Spitaleri è così un «sì» convinto. «Ringrazio tutti per la fiducia - le parole dell’avocato udinese nel suo intervento -. È un impegno che mi onora e una grande responsabilità, che mi assumo con orgoglio e con la consapevolezza che ci aspetta una fase impegnativa».

Ringraziati i candidati alle politiche, quelli che ce l’hanno fatta e quelli messi fuori gioco dalla crisi del Pd, il neosegretario trasmette la sua gratitudine alla segreteria, a partire da Grim: «Ha affrontato una fase intensa, caratterizzata da straordinarie vittorie e da sconfitte amare, e dalla necessità di affrontare cambiamenti strutturali non banali per tutte le formazioni politiche italiane, Pd compreso». Spitaleri spiega quindi l’iter accelerato di questi giorni: «Dopo le dimissioni di Antonella è stato necessario convocare gli organi del partito in tempi rapidi per garantire una conduzione pienamente legittimata in una fase importante, caratterizzata da numerosi adempimenti in vista delle elezioni regionali di aprile, sia di natura politica che organizzativa. Abbiamo davanti una sfida cruciale, tutta da giocare, e il Pd, con il suo candidato, ha tutte le carte in regola per vincerla».