I decibel “fuori orario” della festa del Carroccio
TRIESTE Riva Ottaviano Augusto diventa viale Ottaviano Augusto. Nulla di strano. A Reana del Roiale (Udine), sede legale della Lega Nord Friuli, non c’è il mare. Pure a Matteo Salvini, che sui manifesti punta il dito invitando tutti a “riprendersi il futuro”, scappa da ridere. La festa della Lega Nord Fvg (“festa nazionale 2016” nella visione federalista che ancora resiste alla tentazione lepenista del Carroccio) si terrà a Trieste dal 29 settembre al 2 ottobre in Riva Ottaviano Augusto (proprio di fronte al Mercato ortofrutticolo) dove solitamente trova posto il luna park. L’area è demaniale e la concessione spetta all’Autorità portuale.
Salvini sarà presente il primo ottobre alle 20, mentre il gran finale è lasciato a una lotteria a premi. Ogni sera la festa promette “dibattiti e cena di pesce fresco per tutti”. Oltre a musica e balli dalle 18 fino a mezzanotte. È stata chiesta infatti e ottenuta una deroga al regolamento della movida (in realtà “Regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali”) che, con l’eccezione del venerdì e del sabato, prevede che la musica cessi alle 23. Per la movida leghista non vale quello che vale per gli altri locali pubblici come la Stazione Rogers che dista poche decine di metri. Ad accogliere la richiesta di Massimiliano Panizzut, responsabile organizzativo della Lega Nord Friuli, è stata la giunta comunale al completo.
La delibera è stata votata all’unanimità (undici sì), pure dagli assessori leghisti Serena Tonel, Luisa Polli e Pierpaolo Roberti. Il vicesindaco, che è anche consigliere comunale e segretario provinciale del Carroccio, non ha ritenuto di uscire al momento del voto (neppure di astenersi) visto il manifesto conflitto di interesse. La deroga contenuta nella delibera, presentata dall’assessore al Commercio Lorenzo Giorgi, riguarda il periodo che va dal 24 settembre al 2 ottobre (5 giorni in più di quelli indicati sul manifesto). Tra le motivazione addotte per la “deroga dei livelli acustici e degli orari” c’è quella del “riconosciuto interesse pubblico dell’iniziativa”. Una festa di partito, una delle poche sopravvissute alla Prima Repubblica, è una manifestazione pubblica al pari della Barcolana o della Bavisela. «È una procedure che viene fatta per qualsiasi manifestazione all’aperto quando superano le 23 - spiega Giorgi -. Inoltre è una festa di partito, ma è aperta a tutti. Quindi ha un interesse pubblico. Nulla di nuovo. Sarebbe lo stesso se a chiedere la deroga fossero il Pd, gli anarchici o quelli del Tlt anche se non riconoscono l’amministrazione comunale». E gli altri locali che devono spegnere la musica un’ora prima? «Se vogliono possono anche loro chiedere delle deroghe» assicura l’assessore alla movida.
«Non mi risulta che gli anni scorsi venissero date deroghe dalla domenica al giovedì per sagre, feste, ecc. Non si capisce perché in quei cinque giorni la Lega non possa stare alle stesse regole dei locali pubblici» osserva Giovanni Barbo, consigliere comunale del Pd. Come dire che in questo caso l’eccezione (la Lega) rischia di diventare la regola. Come il vicesindaco rimasto consigliere comunale. I “legami” contano in politica.
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