I controlli gelano la corsa al bonus affitti

Le richieste di contributi per il sostegno alla locazione passano da 2.500 a 1.200. Decisiva la campagna contro i furbetti
I controlli antifurbetti fanno crollare le domande di contributo per gli affitti
I controlli antifurbetti fanno crollare le domande di contributo per gli affitti

Pagare l’affitto è un problema, una mano è gradita. Per molti triestini l’aiuto arriverà in ottobre, quando il Comune conta di liquidare i contributi di sostegno alla locazione: le graduatorie provvisorie sono appena state completate e da pochi giorni sono pubblicate sul sito dell’ente. I beneficiari saranno comunque meno rispetto a qualche anno fa, però, e una volta tanto il motivo non è la carenza di finanziamenti: è che da quando le forze dell'ordine e l’Ater hanno cominciato a fare controlli a tappeto sulle richieste, queste sono scese in picchiata come per magia. Se per il 2012 erano 2mila 500, nel 2015 sono circa 1200. Più che dimezzate. Il sospetto, comprovato dalle indagini degli anni passati, è che a recedere non siano stati solo cittadini troppo ligi alle regole o spaventati dal nuovo Isee, ma anche una buona quota di furbetti.

I contributi L’assessore al Sociale Laura Famulari tira le somme del 2015. «Il Comune conta di mettere in bilancio circa 241mila euro per questa misura, ai quali si aggiungerà la quota messa a disposizione dalla Regione. A seconda dei fondi accumulati vedremo a quante domande riusciremo a rispondere». Nei due anni precedenti l’ente locale aveva stanziato 200mila euro. Le richieste presentate l’anno scorso per il 2015 sono 1245, la previsione è che le domande valide siano circa un migliaio: il Comune ipotizza di coprirne più di 600.

Dati storici Nel 2014 furono prese in considerazione 1625 domande, di cui 1528 risultarono valide e 418 furono poi effettivamente liquidate. Nel 2013 furono presentate 2mila 179 domande, di cui 1923 ammesse e 351 liquidate. I contributi in ballo sono consistenti: «Arrivano fino a 2mila 200 euro, ragion per cui i controlli devono essere minuziosi», commenta Famulari.

Le proroghe Quest’anno l’accesso alle graduatorie è stato esteso per due volte, considerate le difficoltà burocratiche intervenute nel frattempo. L’adozione del nuovo Isee, infatti, ha rallentato le famiglie e le pubbliche amministrazioni: «Abbiamo prorogato il più possibile il bando per gli affitti per venire incontro agli utenti - spiega l’assessore -, di più non potevamo fare, altrimenti avremmo corso il rischio di perdere i fondi messi a disposizione dalla Regione». Il contributo previsto per quest’anno è di circa un milione e 90mila euro, mentre nel 2014 è stato di 793mila euro e l’anno precedente di 831mila euro.

I controlli del 2013 Il calo delle domande non è imputabile soltanto alle difficoltà burocratiche. La diminuzione corrisponde infatti alla comparsa di nuovi controlli, molto più stringenti. A fine 2013 la procura di Trieste, contemporaneamente alla pubblicazione della graduatoria definitiva del bando affitti da parte del Comune, ha avviato la verifica della veridicità delle dichiarazioni dei primi 51 beneficiari. «Dalle indagini sono emerse numerose attestazioni sulla situazione patrimoniale dei dichiaranti non corrispondenti al vero - dice Famulari -, predisposte allo scopo di far ottenere indebitamente un punteggio utile per ottenere il contributo». Ai tempi il sostituto procuratore avviò il procedimento penale per false dichiarazioni contro i richiedenti mendaci, comunicando al Comune gli esiti dell’indagine per permettere la sospensione o il blocco dei contributi. In seguito a quell’iniziativa fu bloccata l’intera graduatoria, che fu passata al microscopio dal primo all’ultimo partecipante: l’esito finale fu di 203 domande corrette e 142 irregolari.

Le verifiche oggi Sulla base di quell’esperienza, nel 2014 il Comune ha nuovamente richiesto il controllo di tutte le domande, affidando all’Ater il compito. Quest’anno invece l’ente provvederà a verificare la validità del 10% delle richieste. Il Comune provvederà poi a vagliare altre domande: «Gli uffici procedono alla verifica della documentazione - chiude l’assessore - con il supporto fondamentale dell’ufficio contrasto all’evasione fiscale e grazie all’ottima collaborazione sia con i carabinieri che con la Guardia di finanza».

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