I consiglieri regionali lavorano a Palazzo solo 9 giorni al mese
TRIESTE Era il 18 dicembre del 2009 quando il Consiglio regionale approvò a larga maggioranza, a ridosso di mezzanotte, la norma che aumentava i rimborsi per il vitto e l’uso della macchina ai consiglieri. Un blitz cui si opposero solo Italia dei valori e Sinistra Arcobaleno. Il meccanismo adottato fu quello di moltiplicare il contributo giornaliero per 21 giorni di lavoro, anziché per i vecchi 18.
Qualche giorno prima l’allora presidente del Consiglio, Edouard Ballaman, aveva annunciato la possibilità di far lavorare le commissioni e l’aula non solo da martedì a giovedì, ma anche al lunedì e al venerdì. Così venne giustificata la scelta, impopolare e molto criticata all’esterno del palazzo, di ritoccare all’insù quei rimborsi. Ma in realtà di giorni di lavoro in aula o in commissione i consiglieri ne fanno, in media, meno di 10 al mese.
È quanto emerge dai dati estrapolati dai consiglieri di Idv, Alessandro Corazza ed Enio Agnola, per supportare l’emendamento presentato all’assestamento di bilancio.
La proposta di modifica mira quantomeno a tornare alla precedente disciplina, ovvero ai rimborsi dati in base ai 18 giorni di lavoro e non ai 21, ma la realtà dice che nel 2011 l’attività consiliare ha impegnato gli eletti in piazza Oberdan per 9,33 giorni al mese.
A febbraio e marzo l’attività è stata più intensa con rispettivamente 12 e 13 giorni tra lavori di Commissione e sedute d’aula così come a giugno quando si è nuovamente arrivati a 13 giorni mentre a gennaio (4 giorni), aprile (6) e maggio (8) le sedute sono state meno frequenti. Negli anni scorsi la media è stata più elevata ma si è arrivati a metà della fatidica soglia dei 21 giorni: 10,92 la media del 2010, solo di poco superiore ai 10,75 giorni del 2009, al termine del quale fu approvato l’emendamento “incriminato”.
E nemmeno il lavoro del lunedì e del venerdì, indicato da molti consiglieri come causa dell’aumento del rimborso, non ha avuto chissà quale impennata. Nel 2009, infatti furono 18 i giorni di commissioni o di lavori d’aula nelle “estremità” della settimana; dopo l’approvazione dell’aumento dei rimborsi, nel 2010 si salì (di poco) fino alle 23 giornate ma nel 2011 il trend è in picchiata con 1 venerdì a febbraio e un lunedì a marzo e a giugno.
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