I Comuni balneari scrivono al Governo: «Servono misure certe per poter ripartire»
LIGNANO Avere una data certa di apertura della stagione balneare (si auspica a inizio maggio), la possibilità di potersi muovere tra le regioni e avere contezza dell’eventuale sistema di controllo basato su tamponi e vaccini. È quanto i sindaci delle maggiori città marittime italiane riuniti nel G20s, di cui fanno parte anche Lignano Sabbiadoro e Grado, chiedono di sapere al Governo, con il quale affermano ancora una volta di voler collaborare nella condivisione dei protocolli di sicurezza da adottare. I rappresentanti delle “top 25” del panorama italiano balneare, che da sole attirano il 15,5 per cento delle presenze complessive del turismo del Paese (e più di metà di quello balneare nostrano), hanno infatti inviato una lettera ad hoc al neo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.
«Come sindaci del G20s abbiamo ritenuto doveroso chiedere un incontro al ministro Garavaglia in quanto, ad oggi, permane uno stato di incertezza su diversi temi, nonostante l’avvicinarsi della prossima stagione turistica – ha affermato il sindaco di Lignano, Luca Fanotto –. Il nostro intento è quello di poter fornire una quanto più rapida risposta alle attività economiche e alle persone maggiormente in difficoltà». «Ci auguriamo quindi – conclude il primo cittadino – che dall’incontro con il ministro emergano delle soluzioni rapide ed efficaci per aprire la stagione 2021 in sicurezza. A tal fine, stiamo anche discutendo sui protocolli sanitari da adottare in vista di tale momento».
Infatti, «l’attività turistica balneare – scrivono i primi cittadini nel documento – è priva di indicazioni in merito al futuro prossimo. Questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull’intero tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che vivono di turismo e, per di più, per un periodo limitato dell’anno, quello estivo». « Non possiamo – sottolineano nel documento sottoscritto dai primi cittadini delle località balneari – ripetere gli errori dell’anno scorso decidendo l’apertura delle spiagge a ridosso dell’avvio della stagione estiva: le attività necessarie per la predisposizione degli arenili, delle strutture e dei diversi servizi necessitano di almeno trenta o quaranta giorni», evidenziano i firmatari dell’appello. —
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