I comitati «Polveri sempre oltre i limiti»
Schierati attorno al sindaco Dipiazza e all’assessore Polli, hanno ascoltato con attenzione e una certa soddisfazione l’annuncio dell’ordinanza nei confronti di Siderurgica Triestina e della diffida inviata alla Regione. Le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, a margine della conferenza stampa nel salotto azzurro del municipio, sono chiaramente in linea con quelle dei vertici del Comune. Giorgio Cecco (Fareambiente) ricorda così «il malessere giornaliero di tutti i cittadini» e con riguardo ai due documenti firmati dal sindaco parla di «un segnale importante, che non sarà l’ultimo».
A rappresentare l’associazione NoSmog, sodalizio da anni impegnato sul fronte delle emissioni della Ferriera, i due più noti esponenti, Alda Sancin e Adriano Tasso. Sancin batte appunto il tasto delle emissioni, e ricorda che «in via San Lorenzo in Selva le polveri sottili hanno superato non solo il limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo, ma anche quello di 70 stabilito dall’Autorizzazione integrata ambientale. È strano - osserva - che sia l’Arpa sia la Regione non si siano accorte di questo rilevante aumento. Sembra quasi che si voglia ignorare la situazione». Adriano Tasso si limita a osservare che «i provvedimenti del Comune sono un atto importante, mentre la Regione è inerte. I controlli sono stati fatti dopo cinque mesi». E a proposito di emissioni ricorda che «in luglio il benzoapirene è schizzato a valori molto alti».
Presente in municipio anche il Comitato 5 dicembre, il cui portavoce Andrea Rodriguez rileva la mancanza di controlli: «L’azienda si è ritenuta svincolata da qualcosa che andava certificato dalla Regione. Ma fino ad oggi nessuno ha fiatato».
(gi.pa.)
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