I colori di Barcola trapiantati a Montreal

Barcola esportata in Canada. Fabrizio Caprioli ha aperto a Montreal il ristorante “Barcola Bistro”, dove cucina piatti della tradizione triestina e racconta le bellezze del capoluogo giuliano facendo conoscere ai clienti la sua lontana città natale. «La mia strada nella ristorazione è iniziata nel 1997 con il bar e il ristorante della Società Velica Barcola Grignano, poi nel 2002 con il locale La Cagnassa. È lì che grazie a un amico ho conosciuto il proprietario del ristorante Buonanotte di Montreal e nel 2004 ho deciso di lavorare un periodo oltreoceano».
Nel 2005 il ritorno in Italia, dapprima a Maratea e poi vicino a Udine. Nel frattempo ecco arrivare un'altra offerta per Montreal. «Questa volta sono stato assunto come chef e responsabile, ruolo che ho ricoperto fino a marzo 2010. In quell'anno sono ripartito per l'Europa, assunto come secondo chef all'Armani Cafè di Parigi. Ma poi il richiamo di Montreal è stato forte. E in Canada, ormai mio Paese d’adozione, ho conosciuto anche Daniella, la mia futura moglie. Con lei nel novembre 2013 ho aperto Barcola Bistro».
Ma perché proprio il nome Barcola? «Perchè ho cominciato questa professione che amo alla Svbg, ma anche per motivi linguistici: Barcola può essere pronunciato da anglofoni e francofoni allo stesso modo – spiega - e poi volevo far conoscere Trieste, le mie origini e i ricordi di quella zona, i Topolini, la discoteca Big Ben e la gelateria Pipolo». In cucina Caprioli ha portato i sapori della tradizione locale, in aggiunta a prelibatezze legate al Canada. «Propongo metà ricette triestine e metà ispirate alla materia prima locale, quindi pesce come il merluzzo, il salmone selvaggio del pacifico e l'Halibut o Rombo grosso. Qualche ricetta? Il piatto forte è un fantastico baccalà mantecato e per il brunch maiale in crosta di pane cotto, con senape e kren».
I ristoranti italiani all'estero piacciono molto, spesso sono frequentati da vip e anche Caprioli ha cucinato per volti noti a livello internazionale. «Non nel Barcola Bistro, che è un piccolo locale, ma in precedenza ho cucinato per Bono e tutti gli U2 con famiglia; e poi Red hot chili pepper, Britney Spears, Bruce Willis, Morgan Freeman... A Parigi invece ricordo tra i clienti Stefano Accorsi, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, politici, ministri e attori... E la bellissima Marion Cotillard. Tra i clienti anche Roberto Benigni».
Un sogno nel cassetto di Fabrizio è però dedicato a Trieste: «Mi piacerebbe aprire una succursale di Barcola Bistro in Cavana – conclude - lo chiamerei il ristorante Mile End, come il quartiere dove vivo a Montreal e dove ho cominciato questa nuova avventura».
Micol Brusaferro
Riproduzione riservata © Il Piccolo